-Ehi Vetraio! Mi sembra che tu ti stia masturbando troppo invece di scrivere.
Sul blog intendo.   Io passo a trovarti e tu non scrivi.
Torno e tu…non scrivi.  Scrivo e tu….non leggi.   Non è che ti sei ammosciato?

Guarda che quest’anno non ti daremo il premio produzione!!-

Caro lettore,
devo dire che il tuo stimolo è gradito.

Si.
Adesso mi sento meglio.
E’ come quando lavori come un negro (che tra di loro dicono che lavorano come veneti) per una settimana.
Senza sosta.
Hai fame, sete, sonno e anche una moderata voglia di andare in figa fare sesso.
Ecco, tu per mè sei come la moglie che attende il tuo rientro e che, ancor prima di farti vedere qualcosa da mangiare e da bere, ti tira giù i calzoni infilandosi l’uccello (ormai in lacrime) tra le fauci, come solo gatto silvestro con titti può far!
Ovvio che anch’io ho voglia di postare.
Ovvio che è un piacere.
Ovvio anche che non posso dilatare il tempo a mio piacimento.
Almeno, non senza variare la massa.
Boh, me lo diceva mio fratello Albert prima di morire con un petardo atomico arrampicato sul buco del culo.
Mi ricordo della cosa perché Albert si lamentava delle  unghiette affilate………
Quelle del petardo intendo.
E poi Buuuuum!!
Addio culo…….
E questo me lo diceva un amico che una sera uscì a trovare don Carlo.
 
In buona sostanza, caro amico lettore,  simpatico come un gatto appeso al sacchettino che racchiude i coglioni, prometto di impegnarmi di più.
Lo farò per  tè ma anche per tutti coloro che ce l’hanno a morte con chi posta troppo frequentemente e che non capiscono che postare è come cagare: fisiologico.
Cago troppo poco.
 
Adesso spingo.
 
Però se non scappa, non scappa!
Eccheccazzo!
 
😉

 

5 Comments

  1. Rispondi

    Maledetto destino il mio, avendo l'incombenza di comunicare per francesismi………

    Un abbraccio a voi, miei tutors!!

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