Dice: “Ma chettefrega se hai una lampada dell’automobile che si è bruciata!”
Dico: “No, non è che me ne freghi, ma se vedo che è bruciata, mi sento in dovere di cambiarla”.
 
Voce fuoricampo: “A vetrà!  Mavaffanculo!”
 
Si, ho capito.
Sono il solito polentone di merda.
 
 
Ci sono regole e regole.
Le regole vanno rispettate a priori, ma alcune ancor di più.
Cioè sono proprio le regole che ti chiedono rispetto, parlando direttamente al tuo cervello.
E faccio esplicito riferimento a quelle regole scritte che servono a preservarci da malattie, infortuni e tutte quelle cose che, quando succedono, cambiano nome diventando sfighe.
Tra queste fanno eccezione quelle regole che prevedono la distruzione della Costituzione, ma tra i miei lettori di oggi non c’è B.
Parliamo quindi di regole scritte per noi umani.
Ma anche gli upiedi se possibile.
 
Tipo quella che  prevede che ogni testa (che valga la pena di essere protetta) debba essere coperta da quel rigidissimo profilatticone con visiera.
Ma anche no.
Lo so che voi sentite delle teste di cazzo adesso, ma non preoccupatevi: guardate un TG1 e vi passa.
 
Vabbè, poi ci sono anche coloro che rispondono a qualsiasi norma con un pernacchione.
E non sto parlando solo di preti e parlamentari.
 
E io non è che li stimo eh!
 
Oggi mi è capitato di essere (ahimè) dalla parte dei fuorilegge.
 
Per puro caso, assistendo ad un dialogo tra persone che avevano lo stesso problema, mi sono reso conto di circolare con la mia vespa, senza revisione.
Da cinque anni.
 
Si, ho scritto cinque.
Dieci diviso due.
 
Non dovrei nemmeno dirlo.
 
Certo è che mi chiedo: come avrei potuto evitare il problema?
Prendere nota della scadenza non mi sembra sufficiente.
Pensate al caso di modifica dei termini di scadenza che puntualmente vengono applicate.
Un casino di quelli che mi farebbero perdere tutti peli delle gambe.
 
E pensare che io scorrazzavo a destra e a sinistra, godendomi le magnifiche temperature che la mia città mi stava offrendo in questi giorni.
Stamattina avevo l’uccello sponsorizzato dalla bofrost, porcatroia.
 
Finchè cerco qualcuno che mi tolga dalla testa che le convocazioni per la revisione dovrebbero essere inviate in automatico dalle motorizzazioni civili, mi voglio distendere al pensiero che, se mi avesse beccato la polizia, avrei dovuto subire le seguenti penalità:
 
sequestro del mezzo;
multa da 5 miliardi di euro (o qualcosa del genere);
in caso di incidente, l’assicurazione mi avrebbe infilato qualcosa.   Si là. ;
mi avrebbero dato dell’incivile e questa cosa mi sta parcheggiata sullo scroto.

5 Comments

  1. Rispondi

    Ullapeppa! Una Vespa senza revisione è come un cono senza gelato, un cinghiale senza peli, un napoletano senza pizza e Pierrot senza lacrimuccia. Io ho ovviato dando l'incarico al mio meccanico Piero di chiamarmi una volta l'anno, un po' come il dentista per la revisione della dentiera.

    (OT: dopo averti letto ho invidiato – solo un po' -, la tua tastiera)

  2. Rispondi

    e non lo dire a me che son andata in autobus per una settimana per paura del sequestro…..
    sono un disastro per le scadenze

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