Oggi è il giorno di S.Stefano.

Molti anni fa i miei genitori si sposavano, aumentando così il livello di instabilità del pianeta.

Dopo soli sei mesi io nascevo, e anche in questo caso il pianeta non ha fatto capriole di gioia.

E col cazzo che si trattasse di un matrimonio d’amore, sempre che la matematica abbia ancora un senso.

E vabbè, sono cose che succedono.

Oggi è un giorno di sole.

Il sole c’è sempre, anche se oltre le nubi.

Alla radio iniziano a riassumere l’anno 2024 e sticazzi.

Non fanno nemmeno tanta fatica.

Il Papa ha aperto la porta santa e la bocca.

Entrambi azioni manipolatorie e senza sviluppi.

La stufa è accesa anche se non so ancora per quanto.

La regola è che se non si carica legna, la fiamma si spegne. E infatti.

Il telefono tace, per fortuna.

Ho disabilitato tutto ciò che potrebbe dare un segnale sonoro, ed è fantastico.

Ho voglia di fare una doccia.

La doccia serve per lavare sia il corpo che la mente.

E il corpo è pulito.

Penso che mi rifugerò poi nel mio garage a fare lavoretti inventati di volta in volta.

Poi fumerò la pipa, bruciando tabacco, aromi e pensieri che il vento disperderà. 

 

Sapevate che il sorriso può esprimere molti più stati d’animo rispetto ad altre deformazioni del viso? 

Simpatia, vicinanza, divertimento, allegria, spensieratezza, ironia, sarcasmo e così via fino ad arrivare all’amara tristezza?

La vaginetta di oggi è lei:

 

 

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