[divertito, caustico, fatalista e anche un po’ superbo]

Tizio – Pronto? Ciao, sono io; Buon Natale;

Vetraio – Guarda, non provare nemmeno a dire che ci sono problemi al lavoro perché non verrei nemmeno se ci fossero i pompieri…

T – No no! Era solo per farti gli auguri.

V – Sono anni che lavoriamo assieme e non me li hai mai fatti…

T – Vero, ma oggi ho novità.

V – Guarda, sono le tre del pomeriggio di Natale, sono con la mia famiglia e già questo ti può dare la dimensione del mio interesse verso le tue novità.

T – Ma guarda che sono novità grosse!

V – È morto lo zio? (Direttore di stabilimento – ndr)

T – No

V – E allora non mi interessa

T – No dai, lascia che ti spieghi

V – Perché senti così forte il bisogno che io ti mandi affanculo?

T – Ho fatto sesso con una tipa.

V – il giorno di Natale?

T – Sì, e proprio al ristorante

V – Puttana?

T – Boh no, non mi sembra.  Non mi ha chiesto soldi.

V – Guarda che non è conditio sin equa non

T – Non so l’inglese: traduci

V – Sì vabbè, lasciamo perdere. Spiegami come cazzo hai fatto a copulare al ristorante.

T – Io ero a tavola con la mia famiglia, ovviamente senza fidanzata che mi ha recentemente mollato..

V – …e?

T – Nel tavolo vicino c’erano quattro persone, delle quali tre donne. Ho incrociato più volte lo sguardo con una di queste…

V – Ricorda che non basta incrociare lo sguardo…

T – Infatti è successo di dover uscire per prendere dall’auto un piccolo dono per una delle persone che pranzava con me e, tornando dal parcheggio, l’ho trovata fuori che fumava

V – inizio a preoccuparmi

T – Mi sono fermato, abbiamo fatto conoscenza ed è stato colpo di fulmine

V – Guarda, evita di farmi bestemmiare Dio proprio nel giorno di Natale: non esiste nessun colpo di fulmine, non esiste la conoscenza di una femmina, non esiste Dio e nemmeno Natale.  Continua.

T – La faccio breve: mi ha detto che le piaccio e che la vita è troppo fugace per sprecare tempo.  Mi ha preso per mano e mi ha portato nel parcheggio, dove abbiamo fatto sesso, in mezzo alle auto.

V – È italiana?

T – No, è russa.

V – Età?

T – ad occhio e croce cinquantacinque

V – La situazione è questa: lei sarà sicuramente sposata con un italiano; avrà almeno un figlio anche se sarà l’ultima cosa che ti dirà; scoperà come una forsennata e questo ti brucerà il cervello, non ti chiederà soldi, ma cercherà con tutte le forze di venire a vivere con te. Reciterà la parte della focosa ma le russe non lo sono. Dopo le prime scopate, smetterà di essere comunicativa e tu ti ridurrai a fuco.

T – Ma come hai fatto a saperlo?

V . lascia stare. Vista la situazione, fai con lei tutto il sesso che puoi. Devi dimagrire almeno cinque chili in un mese, ma senza innamorarti.  Se ti innamori sei fottuto. Tu in realtà vedi una femmina ma è solo un’illusione. Quella è una condanna, una prigione, una malattia, un urto per il tuo cervello.

T – Dici?

V – Dico.

T – Ma solo perché è russa?

V – No, perché è femmina.

T – Ti saluto, stanno passando col dolce

V – Ammazzati

T – Buon Natale

V – Sto cazzo

 

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