Una massima giapponese recita:

“Il mondo non è fatto per scappare dalla tempesta, bensì per imparare a danzare sotto alla pioggia.”

 

Caro amico giapponese, apprezzo il tuo sforzo per renderci la vita meno amara, ma vorrei farti notare che:

  1. Nessuno sa davvero a quale scopo sia stato creato il mondo e, se anche fosse stato spiegato, dubito che il testo sarebbe stato redatto in jap;
  2. da quando è nato l’uomo la tempesta è qualcosa da cui scappare e, oggi a maggior ragione, con le carrozzerie delle auto che sono fatte di cartone, se non scappi resti a piedi;
  3. imparare a danzare è una cosa bella e resterà sempre nei miei sogni il fatto di farlo con determinate modalità, MA con una vita che si riduce a lavorare e dormire, l’unica danza che potrei imparare è quella che deve essere inventata;
  4. per ciò che riguarda la pioggia, dobbiamo metterci d’accordo: hai mai lavorato all’esterno? Hai mai preso dieci ore di pioggia sulla testa? Se sì, sia d’estate che d’inverno? Secondo te, quando una creatura ha l’umidità nelle ossa a causa della pioggia incessante (come quella che sto prendendo in questi giorni) avrebbe voglia di danzare?

Per cui mi tengo la tempesta.

Mi farà bestemmiare ma poi tornerà il sole.

Boh, almeno spero.

La creatura di oggi:

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