Son capaci tutti di fare i galletti in primavera!
C’è la natura ad aiutare.
Ci si può prendere la libertà di fare gli arroganti, gli sbruffoni.
Di sfanculare il prossimo.
Di schernire, facendo spallucce come strafottenti bambini viziati.
Prova a farlo in autunno.
In autunno la natura fa a te ciò che tu hai fatto al prossimo.
Le fisicità iniziano ad essere celate dagli abiti più pesanti e gli abbracci iniziano a rarefarsi.
La pioggia inizia a cadere come solo d’autunno, formando pozzanghere, dove le coscienze si specchiano senza possibilità di menzogna.
E se sei una merda, ti appare chiaro.
Le luci delle feste estive si affievoliscono, e per alcuni si spengono.
Il silenzio inizia a prendere il sopravvento mentre i tuoi mostri si ripresentano più densi che mai.
Impassibili e spigolosi.
Son capaci tutti di scappare dai mostri durante le calde serate estive!
Oh sì.
È in autunno che di scappare non se ne parla.
E mi ritrovo a calpestare specchi, sprofondato in fradice scarpe di cuoio.
Vecchie ma sincere.
La vaginetta di oggi è lei:
fracatz
Il Vetraio