Il gatto non è un animale da compagnia.

Non fa compagnia.

Non ha bisogno di stare con te.

Se ci sta, significa che ne ha il giusto vantaggio, altrimenti ciaone.

In modo analogo, non cerca compagnia.

Vuole mangiare, dormire e riprodursi.

Il gatto non cerca protezione.

Forse è più facile che sia lui a proteggere te che il contrario.

Tu non possiedi un gatto.

Non lo puoi possedere.

E non lo puoi nemmeno abbandonare, al contrario di ciò che credono le gattare pazzoidi.

Il gatto non si abbandona: ritorna al suo mondo.

Penso tra le altre cose che sia il più bel regalo che gli si possa fare.

Vuoi un gatto? Lo devi rinchiudere, altrimenti col cazzo che sta con te.

Pensa, quelle quattro gattare invasate arrivano perfino a castrarlo, ma senza esercitare su di lui nessun potere.

È lui a possedere loro.

Lui ne trae cibo, dorme e, se proprio deve, rinuncia ai coglioni, fottendo di ritorno quelle puzzolentissime streghe che gli rubano la libertà.

Avete mai notato quanto le gattare puzzino di piscio di gatto?

Puzzano di piscio più loro, che non i poveri gatti che quel piscio lo producono.

Io invidio i gatti.

E non tanto perché sfruttano le puzzolentissime, ma per il loro rapporto con la delusione.

Con il dolore.

Il gatto non piange.

Il gatto ha un viso che mantiene la stessa espressione sia nel momento della vittoria, sia nel momento della sconfitta.

Il gatto nasce in silenzio e muore senza lamento.

Il gatto può gridare di dolore, ma solo di quello fisico.

E solo per un istante.

Non cambia volto nelle avversità.

Non cambia volto nella malattia.

Con il pelo lucido o completamente arruffato è sempre lui.

Non regala soddisfazione al nemico vincente.

Quasi come se della vittoria fosse lui il concessionario.

E sa attendere.

Siano minuti, ore o giorni, lui attende.

Senza concedere al muso nessuna ruga.

Nessuna piega.

Nessuno spasmo.

Attende e se deve morire, lo fa lontano, affinché nessuno possa di falsità sporcare il suo trapasso.

 

La vaginetta di oggi è costei:

 

1 Comments

  1. Rispondi

    il gatto come NOI tutti è di passaggio, mentre le vaginette come codesta in foto resterà a lungo di padri in figli

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