Ebbene sì: ho finito.

Mi sono laureato.

Ho raggiunto il traguardo.

Ho realizzato un sogno.

È stata una bella lotta in un mare tempestoso.

La navigazione è stata sempre punteggiata da rompimenti di coglioni e da inevitabili ostacoli.

Ma sono arrivato alla fine e niente, volevo dirvelo.

 

Vi meritate una vaginetta speciale, una di quelle che scacciano la monotonia.

Una di quelle che riscaldano.

Aloha!

5 Comments

  1. Rispondi

    caro vetraro, spero tutto proceda ok, io stò ancora ar mare e niente, passavo da ‘ste parti e me sò ricordato der fatto della laura, speramo bbene allora

    • Rispondi

      Ciao caro amico mio.
      Grazie per il gradito messaggio.
      Allora, andiamo per gradi: sì, mi sono laureato il giorno 23 di febbraio 2024 e la soddisfazione è stata immensa.
      Mi sono laureato in Scienza e Tecnologia del Trasporto Aereo con 110 e lode, “in competizione” con mille giovani dalla potentissima memoria, ma dal discutibile impegno.

      La scrittura è stata messa un attimo da parte, un po’ per comprensibile rifiuto per la tastiera, un po’ per oggettiva stanchezza mentale.
      E la stanchezza è una brutta bestia.
      Alla fine, quando sei stanco di essere stanco, reagisci e tutto nella mente si sistema.
      Oppure impazzisci.
      In questi giorni ho acquistato un nuovo piccì con il quale tornerò a riempire il webbe delle mie stupidaggini.
      Ma al momento ho acceso il mio “vecchione” con il quale ti sto scrivendo adesso.
      Nonostante i suoi tasti consumati e la sua batteria con autonomia pari a 0,31 minuti, mi permette una certa serenità che il nuovo ammennicolo non suscita.
      In conclusione:
      sono vivo, pronto a tornare in campo e a mente lucida.
      Ah dimenticavo: sempre devoto alla vulva.

      Un saluto

      Vetraio

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