Eccolo là, è sempre lui.
Non riesce nemmeno più a recitare l’Ave o Maria, ma si dedica a commentare la politica internazionale, della quale non capisce un cazzo di niente.
Una volta, almeno si dedicava solo alla figa (a pagamento), ai festini (a pagamento) e alle varie cosche mafiose (ovviamente a pagamento) e non rompeva le balle, specialmente in ambiti molto delicati e pericolosi come quelli di cui la guerra russo-ucraina fa parte.
Lui che, amico di Putin (a pagamento) mai si sognerebbe di fare qualcosa di sensato per l’Europa.
Lui che sacrificherebbe qualsiasi principio morale pur di non ledere gli affari (principalmente i suoi).
Non è che la borgatara cafona sia di mio gradimento, sia chiaro, però almeno, dopo aver contestato Draghi e le sue scelte, le sta scimmiottando in modo sufficiente.
Almeno cerca di mantenere compatto il fronte europeo, nel tentativo di fermare sta cazzo di guerra che, assieme a Covid, terremoto e disastri climatici, sta sfoltendo mica poco la popolazione mondiale.
E invece lui no.
Per un pugno di voti (a pagamento) deve remare contro.
A lui non succederà nulla.
Non succederebbe nulla, grazie allo scudo magnetico alla Mazinga Z che i suoi soldi incarnano.
Noi quello scudo magnetico non l’abbiamo.
Lui parla, distrugge, destabilizza e noi caghiamo sangue.
Quanto ci metterà madre natura a censurarlo?
Nel frattempo vi informo che Sanremo è finito e che non è più il festival della canzone, dove qualità canore venivano messe in competizione.
Eh no!
Ora è il festival del culattonesimo, dove maschi sono femmine e le femmine sono qualcosa di non ben definito.
E le voci?
Mah, boh.
La vaginetta di oggi è costei:
fracatz
allegro
Il Vetraio
fracatz
Il Vetraio