Solitamente si tende ad affrontare qualsiasi problematica politico sociale schierandosi in due o tre fazioni.
Calcisticamente, direi.
E una volta abbracciata una “squadra” non la si molla più, rispettando l’orrendo concetto di “fede alla maglia”.
Sostenere la squadra anche quando palesemente gioca di merda o commette falli da codice penale è un obbligo.
Così facendo non si dà soluzione ai problemi, limitandosi al banale conteggio dei sostenitori delle varie fazioni.
Chi ha la maggioranza, pretende il diritto ad aver ragione.
Sapete che c’è? C’è che non funziona così.
E in questo misero blog di paese la regola è diversa.
Parliamo di Meloni.
Senza prosciutto crudo; solo Meloni.
E nonostante la mia opinione sulle sue posizioni politiche, la sua “finezza” come donna e l’innata propensione a comportarsi da borgatara, mi sento di appoggiare quasi interamente la sua linea di pensiero circa l’immigrazione clandestina. Vediamo perché.
Un naufragio è fortunatamente un fatto che può accadere.
Un naufragio è un fatto catastrofico che porta quasi sempre alla perdita in mare di vite umane e della nave.
Un naufragio accade a una comunità viaggiante che parte dal punto A per raggiungere il punto B, per il soddisfacimento di bisogni personali legati alla sfera professionale, personale, turistica e cazzi mazzi.
Un naufragio costituisce notizia e la gente dice: “Oh mamma mia, sai cos’è successo? È naufragata una nave!!”; Non dice: “Anche oggi ne sono naufragati altri 50……..”.
Il naufrago è nella merda e deve necessariamente contare sull’aiuto Divino e soprattutto, nell’aiuto di una nave di passaggio che voglia prestare spontaneo soccorso.
La nave di soccorso, fino al momento della richiesta di soccorso da parte della nave in difficoltà, è una nave che se ne va per i cazzi sua, da un punto C ad un punto D per motivi commerciali, di diporto, di ricerca, e cazzi mazzi.
Il soccorso cerca di prevenire che persone e cose si perdano in mare (esame di diritto della navigazione al quale mi ispiro per quasi tutto il post).
Il soccorso si completa quando chi stava per disperdersi in mare, cessa di essere a bagnomaria e viene imbarcato a bordo della nave soccorritrice.
Ci sono casi particolari nei quali il soccorso deve essere prolungato per motivi di grave rischio per la salute a causa di ferite, ustioni e precarietà delle funzioni vitali.
In tal caso il soccorso viene proseguito da imbarcazioni veloci, elicotteri, idrovolanti, palloni aerostatici, fiat panda 4×4, portantini dello stadio di san siro e cazzi mazzi.
Coloro che invece sono stabili, orientati, magari bagnati ma non in pericolo di vita, devono essere trasportati a terra per tutte quelle pratiche che DEVONO ESSERE SOSTENUTE DA CHIUNQUE ENTRI IN UN PAESE STRANIERO.
Parlo di identificazione, controllo VISA, permesso di soggiorno e stracazzi stramazzi.
Chiedo:
I soggetti che decidono di attraversare il Mediterraneo lo fanno a bordo di navi che partono da A per raggiungere B, salvo poi trovarsi fortuitamente col culo a bagno?
Risposta: No! Partono con l’intenzione di raggiungere un altro Paese senza averne i requisiti previsti dalla Norma.
Chiedo:
I soggetti che decidono di raggiungere l’Europa sono poveri e squattrinati?
Risposta: No! Molti di loro dichiarano di aver sborsato fino a 15 mila euro per rischiare di diventare mangime per i pesci.
Chiedo:
I soggetti che decidono di raggiungere l’Europa a bordo di barchini di cartone, pensano davvero di farcela?
Risposta: NO! Hanno sempre accordi preliminari con le navi ONG che li istruiscono su coordinate di recupero, tempistiche e distanza dalla costa necessarie per poterli considerare naufraghi.
Chiedo:
Le navi ONG sono casualmente in transito in prossimità dei barchini che simulano i naufragi?
Risposta: NO! Le navi ONG non sono in navigazione per motivi giustificabili dal soddisfacimento dei bisogni di cui sopra; sono in mare senza motivo apparente, senza armamento che lasci presupporre l’attività piscatoria, turistica, commerciale e cazzi mazzi. Sono in mare PER SIMULARE RECUPERI DI NAUFRAGHI.
Chiedo:
Chi negherebbe l’attracco ad una nave che sta trasportando naufraghi?
Risposta: Nessuno! Ma nemmeno Putin! Beh oddio, lui magari sì. Ripeto: i naufraghi sono naufraghi.
Chiedo:
I soggetti che giungono secondo varie modalità fino alle coste italiane sono naufraghi?
Risposta: NO! Sono migranti. Sono tutto fuorché naufraghi. Possono avere l’umana comprensione mia e di tutta la gente dotata di cuore, ma NON-SONO-NAUFRAGHI.
Chiedo:
Ma se non sono naufraghi, se hanno deciso di raggiungere l’Italia illegalmente, se non dispongono di requisiti per l’accesso, chi commette reato? Sono loro? Sono le navi ONG? È lo Stato italiano? È Biscardi? È la Camìa che assiste Zaia?
Risposta: La cosa certa è che lo Stato si obbliga a proteggere i confini dagli accessi non autorizzati e quindi NON può essere ritenuto colpevole di reati commessi da altri. Provate ad accedere in Australia in modo illegale e poi mi dite.
Detto questo, è evidente che debbano essere considerati anche aspetti di tipo umanitario.
Se sta cazzo di gente viene via da casa sua, di sicuro non è perché ci si trova da Dio; se hanno una madre che cucina come la mia, mejo scapar!.
Se si decide di spedire via un minore in cerca di fortuna, non è perché di fortuna laggiù ce ne sia a piene mani!
E siamo d’accordo, non si discute.
Molti confermano che sia proprio l’impossibilità di ottenere i documenti, ciò che impedisce loro di regolarizzare la loro immigrazione in Europa.
Perché allora non aprire degli uffici all’interno dei nostri consolati dei vari Paesi sfigati, che possano identificare e successivamente autorizzare l’espatrio di sti cazzo di migranti?
Siete contenti della proposta?
Nel giro di qualche mese le nostre piazze sarebbero piene zeppe di gente che non avendo casa, lavoro e soprattutto educazione civica, si laverebbe nelle fontane, cagherebbe davanti alle vetrine e andrebbe dritta dritta nelle mani della criminalità.
Siete felici, brutti ipocriti di merda?
Sareste felici di chiamare i Carabinieri ad ogni pisciata di cane quando soggetti di varia etnia, colore e odore vi dovessero occupare la casa estiva?
Sareste felici di trovarvi a passeggiare ai mercatini di Natale in mezzo gente che sgozza l’agnello per strada come se nulla fosse?
Sareste felici di vedere la vostra città cambiare abitudini, tornando al medioevo?
Ma quanto ipocriti siete?
Trasudate ipocrisia.
Siete ipocrisia.
Siete dei provincialotti radical-chic che non sanno nemmeno se “polenta fredda faccia carità” e pretendete che sia la società a farsi carico di tutte le rogne, a patto che nessuno tocchi il vostro orticello.
Bravi!
Personalmente ritengo che:
- l’immigrazione clandestina dovrebbe essere bloccata
- chi vuole vedersi contornato da orde di stranieri, può andare là;
- Se la Francia ha dei dubbi, può sempre visitare i nostri centri di accoglienza per rendersi conto che abbiamo raggiunto il limite;
- Se non sapete cosa voglia dire vivere vicino a gente che non sa come comportarsi in modo civile, dovete provare;
- Se non volete morti in Mediterraneo, andate nelle coste libiche a fare quello che vi sentite di fare per bloccarli;
- Se volete l’accoglienza, non potete cagare sulla Legge
- Sapete qual è il costo giornaliero di una nave armata come quelle in uso dalle ONG?
- Secondo voi chi paga?
- Secondo voi non è che qualcuno possa trarre vantaggio dalla saturazione di immigrati clandestini in Italia?
- Perché una nave battente bandiera Norvegese non porta i suoi immigrati in Norvegia?
- Perché non ammettete con sincerità che un’accoglienza malfatta è peggiore di una condanna?
E adesso rilassatevi con questa vaginetta del giorno:
fracatz
Il Vetraio