Oggi è arrivato il momento dei vaffa.
Il vaffa non è una semplice esternazione: è una posizione ideologica.
Non può di sicuro avere criteri di priorità ma, una volta che si è provato di tutto, è scelta obbligata.
Il vaffa è liberatorio, ruvido ma con retrogusto di frutti di bosco.
(Non c’entra un cazzo ma se lo usano i sommelier, lo posso usare pure io)
Il vaffa è inconsistente ma importante, esattamente come una scorreggia.
Il vaffa è una scorreggia.
Liberiamoci!
Evacuiamo!
Stop alle scorie!
Sì al retrogusto di frutti di bosco!
Ricordiamoci sempre che la selezione naturale non premia il più forte, bensì colui che meglio si adatta.
E la vaginetta di oggi vince e si adatta:
fracatz
Il Vetraio