Sto maturando il pensiero che vede i contestatori come entità antropomorfe dedite alla protesta fine a se stessa.
Vuoi per livelli di autostima ad altezza suolo, vuoi per masochismo ideologico (e in caso di carica dei reparti di Polizia anche fisico) o per banale vuotezza endocranica, essi protestano anche quando c’è da gioire.
In una manciata di giorni abbiamo visto un Draghi organizzare e gestire un G20 in modo superlativo;
abbiamo il Mose che ha salvato ancora una volta Venezia;
abbiamo appena passato un weekend con un tutto esaurito su hotel e musei (come non si vedeva da anni);
abbiamo una linea comune per la riduzione dei gas serra;
abbiamo un Salvini che lecca il buco del culo a Bolsonaro.
E questi protestano.
Rievocazioni di materna voce che si lamentava del loro arrivo?
E me non interessa, perché finché c’è vaginetta, c’è speranza
Fracatz
Il Vetraio