All’interno della mia quotidiana irriverenza e malcelata acidità, non è infrequente trovi spazio anche qualche recondito lampo di sensibilità, quasi sempre deturpata qualche secondo dopo dalle odiose manifestazioni di questa malata società.

Oggi in modo assolutamente inedito in questo misero blog di paese, vi faccio dono di un brano musicale.

Se avete intenzione di ascoltarlo frettolosamente o superficialmente, è meglio se vi fate una tisana calda e vi mettete a toccare le cosce di vostra moglie, di vostro marito, del gatto e del fattorino della pizza a domicilio.

Questa è poesia sciolta in manciate di liquida musica.

Questa è la colonna sonora di certe anime; quelle che la vita la vivono permeando le nostre miserie con la stessa incontenibile energia di una parola sussurrata nel suono del silenzio.

Questa è violenta istigazione alla sensibilità.

 

Questa è per voi.

 

3 Comments

  1. Rispondi

    Hello darkness, my old friend
    I’ve come to talk with you again
    Because a vision softly creeping
    Left its seeds while I was sleeping
    And the vision that was planted in my brain
    Still remains
    Within the sound of silence
    In restless dreams I walked alone
    Narrow streets of cobblestone
    ‘Neath the halo of a street lamp
    I turned my collar to the cold and damp
    When my eyes were stabbed by the flash of a neon light
    That split the night
    And touched the sound of silence
    And in the naked light, I saw
    Ten thousand people, maybe more
    People talking without speaking
    People hearing without listening
    People writing songs that voices never share
    And no one dared
    Disturb the sound of silence
    “Fools”, said I, “You do not know
    Silence like a cancer grows
    Hear my words that I might teach you
    Take my arms that I might reach you”
    But my words, like silent raindrops fell
    And echoed
    In the wells of silence
    And the people bowed and prayed
    To the neon god they made
    And the sign flashed out its warning
    In the words that it was forming
    And the sign said, “The words of the prophets are written on the subway walls
    And tenement halls”
    And whispered in the sound of silence

  2. Rispondi

    tu pensa che io ci ho il rave party a 1 km in linea d’aria e me stanno a vibrà e’ finestre tutte cor doppio vetro.
    intanto ‘sti grannissimi fijj de mignotta, tutti nullatenenti all’occhi der fisco approfittano dei giorni festivi che ce so’ pochi carrubi in giro e sonano lo stesso ritmo tà, tatatà 24 ore su 24.
    e annamo avanti accussì

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