All’interno della mia quotidiana irriverenza e malcelata acidità, non è infrequente trovi spazio anche qualche recondito lampo di sensibilità, quasi sempre deturpata qualche secondo dopo dalle odiose manifestazioni di questa malata società.
Oggi in modo assolutamente inedito in questo misero blog di paese, vi faccio dono di un brano musicale.
Se avete intenzione di ascoltarlo frettolosamente o superficialmente, è meglio se vi fate una tisana calda e vi mettete a toccare le cosce di vostra moglie, di vostro marito, del gatto e del fattorino della pizza a domicilio.
Questa è poesia sciolta in manciate di liquida musica.
Questa è la colonna sonora di certe anime; quelle che la vita la vivono permeando le nostre miserie con la stessa incontenibile energia di una parola sussurrata nel suono del silenzio.
Questa è violenta istigazione alla sensibilità.
Questa è per voi.
Il Vetraio
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Il Vetraio