Nel quotidiano caos di notizie, eventi, inutili frenesie, scassamenti di cazzo e collisioni d’anime, fa piacere potersi immergere in caldi e avvolgenti ricordi d’un tempo che fu.
E la carezze della nonna, con le mani ruvide e nobili come solo chi lavora la terra, ne sono un esempio.
Il profumo della stufa a legna e della polenta abbrustolita.
Il tegame di alluminio con le uova in umido e il fragoroso silenzio della campagna dal cielo forato di stelle.
E a pensarci bene, tutto il resto non conta nulla.
La vaginetta oggi non c’è.
fracatz
Il Vetraio