Madre, rivolgendosi alla figlia adolescente: “Stasera vuoi che facciamo una torta con le pere?”;
Figlia: “No, le pere mi fanno zchifo “(tutte le femmine che se la tirano come le corde di un violino, sostituiscono sempre la Z sibilante, alla S – ndr);
Madre: “Ma tu hai idea del significato della parola “schifo”? Schifo è una sensazione che si prova a causa di qualcosa di immondo, ripugnante, inavvicinabile, nauseabondo…..schifo è qualcosa che può suscitare un cibo marcio, pieno di larve!
Schifo, ad esempio è qualcosa che sento quando vedo come ti agghindi prima di uscire,prendendo le sembianze di una troietta rumena; fa schifo il modo come parli, sia per la pronuncia che per i contenuti ebeti, fa schifo la tua pagella, che sappiamo bene essere inoltre anche “pompata” rispetto a quello che avrebbe potuto essere ai miei tempi; mi fa schifo il modo come digiti sul telefonino che tuo padre ti ha comperato e quel tuo fidanzato che ha sostituito con i piercing il peso del cervello”.
Quelli sono schifi, non la torta di pere, limortaccitua…”.
Venti minuti di applausi.