Categoria odiosa quella di oggi.

Categoria quasi esclusivamente maschile anche se le rare donne ad essa appartenenti, sono anche peggio degli uomini.

Categoria che istintivamente si potrebbe identificare solo col sud ma sbagliando.

Gli appartenenti a questo zoo, sono equamente distribuiti nel territorio nazionale, dalle alpi a tripoli.

Qualche differenza sensibile si nota tra diversi livelli di intelletto.

Ho detto intelletto, non titolo di studio.

Nel senso che più uno è idiota, più vi si aggrappa.

Allo zoo, intendo.

È costituito da una cozzaglia di decerebrati che vivono tutta la loro vita in funzione del calcio.

 

Si, la categoria di oggi è quella dei tifoso calcistico.

Il calcio è un’attività economica mossa da attori,  sapientemente travestita da sport.

Di sportivo però non c’è nulla.

Nel calcio tutto è finto o illegale.

Squadre italiane con giocatori stranieri;

Stipendi mirabolanti;

Commistione con la politica;

Il calciomercato;

Le scommesse;

La corruzione a tutti i livelli;

La violenza;

 

Il calcio è la sintesi misurabile della decadenza del nostro modello sociale, anche se colorare le case di giallo, usare il SUV per andare in centro e votare Salvini, mica son cose da trascurare.

E il tifoso?

Il tifoso è mediamente un soggetto frustrato, senza un solo motivo di ambizione (Trad: non gliene frega un cazzo di tutto ciò che di sensato esista).

 

È in possesso di pochissima fantasia, che riversa nella preparazione di possibili schemi di squadre immaginarie.

Sa contare fino a quattro, anche se in qualche caso usa l’undici, il tredici, il novanta e pochi altri.

 

È anche in possesso di pochissima preparazione tecnica ammettendo rimpalli che la cinetica non prevede;

 

È disonesto in modo radicato, sostenendo tesi solo in virtù del colore della maglia di appartenenza;

 

È sprovvisto di sportività elementare, confondendo l’amore per una squadra, con la violenza;

 

È un ottimo cantante che intona però sempre e solo sfottò;

 

Non è molto di compagnia perché imposta dialoghi standard:

 

Tifoso: “Ciao Vetrà, tutto bene?”;

Vetraio: “Ciao, si dai..tu?”;

Tifoso: “Bene, grazie… speriamo che domenica non ci siano problemi..”;

Vetraio: “Tua moglie deve partorire?”;

Tifoso: “No..il derbi! C’è il derbi!”;

Vetraio: “Mavaffanculo..”.

 

Il tifoso definisce il suo atteggiamento come “amore per la maglia”.

 

Io lo definisco necessità di appartenenza, causa deficit comportamentale.

 

Il tifoso parla sempre al plurale (noi della Juve ndr) cercando di far suoi parte dei meriti della squadra.

Il tifoso potrebbe essere annoverato a qualche girone dantesco.

 

Mediamente egli ha moglie/fidanzata che non vengono “seguite con cura”.

Spessissimo ho avuto amanti che mi volevano incontrare solo di domenica pomeriggio, e adesso capisco il perché!

 

Il tifoso non sa scrivere né parlare, emulando perfettamente i suoi idoli.

 

Il tifoso in buona sostanza soffre per qualcuno che prende una montagna di soldi, che corre al posto suo, che simula, inventa, corrompe, falsifica ed esulta come una scimmia.

 

Il tifoso riesce ad amare un giocatore extracomunitario, votando lega.

 

Su facebook sono facilissimi da scovare.

 

C’è chi rincorre un pallone.

C’è chi rincorre chi rincorre un pallone, e c’è anche chi acchiappa le femmine di chi rincorre chi rincorre un pallone.

E questo è un suggerimento che vi do.

 

Ora sapete perché si scornacchiano tra curve di opposta fazione.

 

 

 

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