Questa categoria comprende soggetti distribuiti uniformemente tra i sessi, le età e le provenienze geografiche.


Vede una concentrazione un pochino più alta solo nelle province di Matera e Toronto.


È la categoria degli allarmisti.


Chi sono gli allarmisti?


Gli allarmisti sono degli individui che, fin da piccoli, sono stati terrorizzati dal babau.


Del tipo: “Non fare così, sennò arriva il babau!”; “Non picchiare tua sorella, sennò chiamo il babau!”; “Non lanciare in strada pacchettini di C4, altrimenti arriva il babau!”; “Non appallottolare le caccole sul maglione di cachemire della zia, altrimenti si trasforma in babau”; “Amore che cazzo grosso che hai, non fermarti nemmeno se il babau ti si aggrappa alle orecchie!”..


E chi è il babau?

Il babau è quello che li spaventa.


È l’ignoto, lo sconosciuto.


IT, tipo.


Gli allarmisti intravvedono il pericolo a distanze così elevate, che il pericolo stesso si deve ancora materializzare.


Loro hanno una vista acuta solo nei confronti del babau.


E attenzione: perché ciò è drammatico!


È alienante riuscire ad allarmarsi per qualcosa che non ha corpo!


Per qualcosa che proviene da noi stessi!


Un pericolo reale, mica lo vedono.

Faccio un esempio chiarificatore.


Mamma evidentemente extracomunitaria (o palermitana subequatoriale)che scrive in un italiano così pessimo che solo un italiano potrebbe fare peggio.


Scrive una richiesta di aiuto per avere consigli circa una irritazione fastidiosa che colpisce il figlioletto.


Pubblica quindi anche la foto (solo bacino) di sto piccolo cucciolo di extracomunitario, dalla quale si vede una estesa irritazione genitale (il classico scassamento di cazzo – ndr)


Diciamo subito che esistono pure i medici ai quali rivolgersi, senza passare necessariamente dalla rete.


Diciamo però anche che per lo stesso motivo, pur esistendo gli psichiatri, c’è gente che viene a farsi compatire in rete!


Eccoli che arrivano!


Sono loro.


Sono gli allarmisti che, compatti ed allineati, iniziano la raffica di insulti ai danni della povera oca extracomunitaria.


Ne sono uscite di ogni.


Ma la motivazione più gettonata è stata: “Ma ti pare il caso di pubblicare una foto di tuo figlio nudo, sapendo che la rete è piena di pedofili?”.


Ora, il povero cazzillo arrossato non riportava nessuna etichetta, nessun nome e non aveva nemmeno un aspetto sano.


Se anche un pedofilo incallito avesse potuto vedere una foto del piccolo pistillo, cosa avrebbe potuto mai fare?


Una sessione masturbatoria completa di grido e sussulto?


Una derapata tra il soggiorno ed il reparto notte con le pattine?


Un lancio col giavellotto nel sagrato della chiesa?


Un’impennata con la graziella della moglie?

 

La paura del babau li ha obnubilati.


Inghiottiti.


Minacce di segnalazione, offese che feriscono più di un pedofilo arrapato, bestemmie e anche qualche sputo.

 

Gli allarmisti non perdono il senno per un possibile pericolo, ma per il pericolo che esista un pericolo in grado di mettere qualcuno in pericolo.


Una pugnetta rotazionale, tipo.


Ma la vera domanda è: “Perché scrivono tutti peggio dell’extracomunitaria sub sahariana?”.

 

12 Comments

  1. Rispondi

    su una pagina di fb gestita da musulmane italiane (scolarizzate e benestanti da quel che pare) una di loro si disperava perché la figlia di dieci mesi piangeva incessantemente. Venti commentatrici hanno scritto: mettile il Corano sotto il cuscino. Una sola ha scritto: portala dal pediatra! purtroppo esistono donne così stupide da domandare consigli in fb o in qualche forum, invece di darsi una mossa e andare dai medici. Il caso portato da te è schifoso non perché espone un pisello (anche se la madre fotografava il braccio o il piede, era uguale) ma per l’ignoranza che manifesta.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.