A seguito dei risultati elettorali, si conferma come l’Italia sia un Paese di ebeti.

Non ci sono possibilità di appello.

Lo si capisce anche dall’odio verso i risvoltini ai pantaloni, dalla necessità di mangiare croissant integrali e dalla morte del congiuntivo.

Mi comunicano in questo momento che anche il condizionale non se la passi benissimo.

L’ebetismo nazionale tocca però anche corde cui si è sensibili, come la morte.

Ognuno di noi si caca in braga dal terrore di avere un tumore.

I ROM si cacano in braga anche pensando alla Lega, tipo.

Ma la maggioranza lancia schizzetti di merda pensando al nostro buon vecchio tumore.

E cosa fa la rete?

Nemmeno a dirlo, cavalca l’onda (anche se a volte le cavalcate migliori si vedono su youporn).

Ecco che appaiono i post relativi ai “cibi anticancro che è meglio divulgare subito prima che vengano censurati”.

I cibi che “non ci consentiranno mai di usarli per non danneggiare le case farmaceutiche”.

Ovviamente di bibliografie autorevoli, nemmeno l’ombra e ci si affida al famosissimo “mi ha detto mio cuggino”.

Immaginiamo l’imbarazzo di tutti quei poveri ricercatori frustrati che, nonostante si scartavetrino la cappella cercando soluzioni sostenibili, si vedono sorpassare in curva dal sedano antitumorale.

Che poi mica ti dicono come usarlo il sedano!

Uno potrebbe paradossalmente infilarselo nel culo, solo perché teme di avere un tumore al retto, tipo.

Però fanno il giochino stupido dell’elencazione delle sostanze contenute magari in microtracce che, hanno un’incidenza sulla funzionalità della cellula pari a zero.

Come se io dicessi che a Napoli è stato trovato un soggetto onesto e non corrotto, quindi i napoletani sono onesti e non corrotti (dopo che hanno votato in massa Deluca della mia minchia).

Stopaiodipalle.

E allora diventano antitumorali la curcuma, il pistacchio, la fiat bravo blu, i calzettoni di spugna, la patata della vicina e anche l’aria di Vigevano.

Ecco sulla patata della vicina nutro delle vivide speranze.

Vediamo che il mitico limone, quando sposato col bicarbonato, AIUTA contro il tumore allo stomaco, al rene, al tallone, al mignolo, al cane eccetera.

Ma quando sollevi il sopracciglio e con molta pacatezza ricordi ai cercopitechi che corrisponde alla normalissima citrosodina, la quale ti fa fare solo dei sonori rutti, allora il naturista, naturopata, naturpirla, naturscema di turno ti dicono: “Si ma quella è roba chimica, non naturale”.

Infatti.

E pensare che io credevo che una molecola di acido citrico fosse tale, sia se proveniente dalla sintesi, sia proveniente dal mondo vegetale.

Che pirla.

“Vorrei vedere le variazioni nella formula di struttura” chiedo allora.

Ma mi abbandonano, dicendo che probabilmente sono un rettiliano coinvolto nella dispersione di scie chimiche.

 

I più attenti di voi, non quelli dediti alla massiva masturbazione vetraica, si saranno accorti che ho scritto AIUTA in maiuscolo.

Tra gli inganni di questi sedicenti naturminchia, c’è l’uso dei termini.

“AIUTA”, non significa nulla.

Potenzialmente, aiutare potrebbe anche corrispondere a non fare.

Mio nonno me lo diceva spesso: “Aiutami, vai a rompere il cazzo da tua madre!”.

Per questo motivo questo post è dedicato, con tutta la mia prostata, ai naturpirla della rete!

Io sorrido a loro con affetto, pensando ad un termine.

Un solo termine che renderà il futuro migliore: DARWINISMO.

 

10 Comments

  1. Rispondi

     prova a postare il fatto che qui,in questo piccolo mondo antico della provincia veronese,credono fermamente ,che buttare sale benedetto davanti alla casa di chi pensano  gli voglia male,tolga il malocchio..e non solo..

  2. Rispondi

    Spero che a breve dicano che andare a puttane prevenga il cancro. Cosi’ dormo tranquillo. Con lo scolo, ma tranquillo……

  3. Rispondi

    @ SOG: non so se ne sei al corrente ma su FB si può godere di commenti anche di persone non della lista amici.

    @ Kiro: di scolo non è mai morto nessuno, tranne che non si tratti di acque del polesine.

    @ Giulia: qualcuno di Padova lo sapeva…

    @ AS: diamo tempo al tempo. Verrà l’estinzione dei gomblottari, verrà..

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.