Continuano a pubblicare dei files che riportano il cervello del razzista più piccolo di qualsiasi altro cervello.
Io replico così:
– innanzitutto occorre capire che quello che sta accadendo al giorno d’oggi, non è una svolta razzista. Non c’è nessuno che si rifiuti di salire su un autobus di magrebi spacciatori, o che si rifiuti di entrare in un cinema dove appoggino il loro culo dei profughi. Il problema è diverso e verosimilmente non è comprensibile ai sedicenti macrocefali;
– nonostante gli inviti più volte gridati, manca ancora una supervisione che certifichi quando qualcuno fugga da un conflitto o, come invece più probabile, sfruttando la nostra incapacità gestionale, venga a farsi mantenere;
– qualcuno deve ancora spiegare come mai l’Italia sia sede del flusso migratorio principale.
– sempre il “qualcuno” di prima, dovrebbe spiegarmi il flusso di denaro che rotea attorno ai migranti, perché se è vero che una persona in difficoltà debba essere aiutata, è anche vero che esistano persone in difficoltà anche tra di noi;
– se fossero resi noti i bilanci statistici che monitorano il destino degli immigrati in Campania, oggi sapremmo la verità sulle ragioni del nostro forte sentimento umanitario.
Perché cari amici miei, dovete capire che che la malavita ha bisogno di gente, le grosse aziende agricole hanno bisogno di schiavi, le finte cooperative devono creare dei meccanismi per giustificare flussi di denaro altrimenti ingiustificabili, i proprietari di hotel ridotti allo schifo, hanno bisogno dei profughi per rubare soldi allo stato…
In pratica, l’immigrato fa ingrassare il ladro.
Solo chi ne trae vantaggio li vuole.
E a me va pure bene, tanto succederà ciò che è destinato, fottendosene del mio parere.
Ma non definitemi razzista.
Io non sono razzista: siete voi ad essere degli approfittatori.
Today’s vaginetta:
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