Seguimi:
i fatti di cronaca mettono la donna ancora al centro della scena.
Se non fosse per i fatti di cronaca, la donna sarebbe comunque al centro della scena (prova a pensarci un attimo).
Se non c’è la scena, la donna se la crea con la classica “sceneggiata” e tu sei fottuto.
La donna. Sempre la donna.
Ma ci sarebbero una serie di cosette che vorrei dire.
E le vorrei dire perché i social vedono l’uomo sempre più proiettato verso la “camionata di merda” lanciata a piene mani dalla nostra simpatica amica dotata di tette.
Se al primo incontro le tocchi la pelosella, sei un porco.
Se non gliela tocchi, “che palle mi son trovata un pesce lesso e io non ho tempo da perdere”.
Se cerchi di fare conversazione, “macchisene”.
Se cerchi di farla chiacchierare, “ma che stai a scherzà? Mica me sto a confessà!”.
Se accenni al fatto che hai già avuto altre storie, sei un uomo problematico perché nessuna ti vuole.
Se non accenni a nulla, sei uno sfigato che non sa nemmeno come nascano i bambini.
Se ti rendi conto che è scompensata/disagiata, “mica sono una pazza”.
Se ti scappa di dire che è figa, “guarda che sono anche dotata di intelligenza”.
Se noti che è intelligente, “ecco lo so, mi tradirai con una più figa”.
Se ti butti per terra autorizzandola a calpestarti, il suo tappetino del bagno sarà sempre il migliore.
Se ti dà una sberla, cazzi tuoi.
Se la dà a me, cazzi suoi.
Per questi motivi, amici miei, uniti al fatto che il femminicidio è alquanto stupido e per nulla lungimirante, vi invito a praticare la “regola dell’amica”.
La regola dell’amica prevede che per ogni femmina che ti flagella il cazzo, ce ne sia una, di solito tra le sue amicizie, estremamente interessata a te e ai tuoi gusti sessuali.
Caro il mio perversone incompreso!
Non sprecate il tempo a sparare, strozzare, fulminare, investire e tutte quelle cose che si fanno quando una donna ti fa battere il cuore a mille dalla rabbia!
Sorridete!
Sorridete con naturalezza e sparite.
Puff…
So già che vi troverò a casa di una che somiglia a questa.
kiro
Fracatz