Oggi sono tutti turbati dalla notizia di un nuovo orrendo femminicidio.
Oggi sono tutti turbati dalla notizia che vede un ragazzotto di ventisette anni dare fuoco alla ex fidanzata.
Oggi sono tutti turbati dal fatto che nessuno si sia fermato a prestare soccorso alla sfortunata.
Oggi tutti parlano di femminicidio con numeri, statistiche, risvolti psicologigi, tratti comportamentali, pugnette all’olio d’oliva, mozzarelle e un pizzico di curcuma.
Oggi tutti parlano di cause.
Oggi tutti sono d’accordo sul fatto che sia necessario resettare quegli aspetti della nostra mentalità che prevedono cose così orrende.
Io mi ero offerto per integrare la lista delle cose da resettare, ma non mi hanno ascoltato.
Occorre intervenire sui bambini fin dall’età scolare, dicono i luminari. Dicono quelli che le cose le sanno. Dicono i signori politici. Dicono i supervisori/coordinatori/esperti e cazzimazzi.
E prontamente cosa fa quella massa di stronzi? Reggetevi forte.
Riempie l’Italia di soggetti che trasudano cultura tronfia di principi che non tollerano il femminicidio.
Ne arrivano barconi pieni.
Gente equilibrata che sa interagire con le donne.
Gente che “le donne sono regine”.
Gente che “la donna non si tocca nemmeno con un fiore”.
Gente che “chi io? Non schiaccerei mai il cranio di una femmina sotto ad un masso per vedere il suo cervello schizzare via come un’oliva dalla forchetta !”.
Facciamo cacare.
La vittima di oggi, sempre che non l’abbiano già lapidata, è questa:
Fracatz
Il Vetraio
kiro
Il Vetraio