Concordo con il signor Fracatz: pagare il canone RAI è blasfemo.

 

Non solo inutile: pericoloso, perfino.

 

Guardate che il numero di cazzate che vi propina la RAI TV è paragonabile solo a quello che vi propina Mediaset!

 

Ora però vi chiedo: “Il canone RAI va a finanziare anche radio RAI o no?”.

 

Perché se così fosse, ci troverei una mezza giustificazione.

 

Specifico meglio:

amo la radio “parlata”;

 

odio la TV, eccezion fatta per quel canale che trasmette solo telefilm polizieschi che io chiamo “il canale delle disgrazie” e dove ci sono la Olivia e la johnson che fanno furore in mezzo a cadaveri originalmente mutilati;

 

odio il calcio in modo viscerale, ma adoro ascoltare le partite di calcio alla radio, perché i radiocronisti sono dei maestri a trasformare una burinata in una favola con ampi spazi per l’immaginazione;

 

i programmi di approfondimento televisivi sono superficiali rispetto a quelli radiofonici (e Vespa alla radio non c’è);

 

i conduttori televisivi non sanno parlare l’italiano in modo corretto;

 

quelli radiofonici si;

 

i TG fanno venire le mestruazioni;

 

i RADIOGIORNALI sono più completi e più frequenti e quindi te le bloccano. Le mestruazioni intendo;

 

le programmazioni televisive non prevedono la messa in onda dell’Inno Nazionale;

 

quelle radiofoniche si, per ben due volte al giorno (anche se suonati dalla Berliner philharmoniker, che mi vien da dire: “Ma non c’era una banda di paese che avesse voglia di suonarli, invece di farcelo fare dai crucchi, diobono?”;

 

e il giro d’Italia? Vogliamo parlare del Giro d’Italia?

 

Il giro ascoltato alla radio è una figata.

 

Il mondo del ciclismo è un mondo duro, pieno di gente che sa soffrire. Oggi hanno intervistato Moser (si, quel Moser) che pochi minuti prima è stato investito da un cicloturista evidente ubriaco marcio. Ebbene, prima di andare a farsi ricucire una gamba, ha voluto finire l’intervista. Ehmm.. dico a voi calciatori della mia minchia: siete delle checche!

 

I radiocronisti del giro, descrivono tutti i dettagli possibili, che quando riguardi la tappa alla TV, ti vien da pensare che si tratti di un giro diverso.

 

Anzi, forse la sofferenza viene descritta in modo ancor più fedele. Quasi come la faccia della Boschi quando vede Di Maio.

 

E poi oggi ho capito perché tutta la massa dei tifosi gridi sempre al passaggio di “moto1”: ebbene, non sono tifosi!

 

Sono insegnanti di italiano che li insultano quando non riescono a raggiungere un certo numero di congiuntivi corretti.

 

Praticamente mai.

 

Perché se è vero, com’è vero che i conduttori radiofonici abbiano un italiano veramente bello, i cronisti del giro sono simpaticamente agghiaccianti.

 

E siccome mi dicono che non c’è mai nulla che mi vada bene, allora io voglio fare un applauso a radio rai perché è veramente tosta.

 

Piccolo appunto: non è che si potrebbe far operare la Mafalda Caccavo alle adenoidi?

 

La buona educazione mi impone di offrire loro un dono.

 

Questo:

 

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4 Comments

  1. kiro

    Rispondi

    Io trovo assurdo pagare il canone rai, invece, per un motivo piu' bassamente economico. La RAI, infatti, ha lo stesso numero di interruzioni pubblicitarie delle cosiddette "private". Interrompe i film, gli spettacoli, i documentari….Di fatto, la RAI è una tv commerciale. Allora PERCHE' mi chiede un canone ?????

  2. Rispondi

    che anima candida però il nostro amato kiro, figuriamoci poi se ricordasse che nel 1995 il pazzoide fece un referendum con cui il bobbolo con il SI stabilì che la rai doveva essere privatizzata, referendum snobbato dai controllori delle regole di gioco e finito nel dimenticatoio tanto che quando il pazzoide fu assunto dal nano per rafforzare e nobilitare le sue schiere, invece di approfittare del grado e cercare di far rispettare la volontà del poppolo soprano si scagliò contro l'articolo 18, lui, che in vita sua non ha mai lavorato

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