Che poi sbaglio quando li definisco “animalisti”.

 

Quelli non sono animalisti.

 

È giusto essere molto precisi con i termini per non essere inutilmente offensivi nei confronti di quei soggetti davvero preparati sul mondo animale.

 

Gente che si è fatta il culo davvero, intendo!

 

Gli altri, quelli cioè che infangano il nome dei veri animalisti, sono per lo più dei soggetti con dei disagi psicologici notevoli e con una terribile violenza inespressa.

 

Me ne sono reso conto nelle ultime ore, prima di scrivere questo post, proprio cercando di capire i sentimenti nascosti dietro alle loro affermazioni.

 

Per quello che mi riguarda gli elementi certamente ravvisabili sono questi:

  1. il loro livello culturale medio è basso;
  2. tutti hanno enormi difficoltà relazionali con la gente normale;
  3. non conoscono un cazzo della vita animale;
  4. non hanno grosse possibilità di scambiare affetto;
  5. non godono di grossa considerazione nella loro cerchia abituale;
  6. hanno necessità di riversare su qualcuno (o qualcosa)una certa quantità di affetto che mediamente è patologica e che quindi solo un animale potrebbe accettare, sempre se vuole mangiare;
  7. il sentimento principale che li anima è la rabbia/violenza.

 

E la cosa deriva in modo molto pericoloso anche in assenza di evidenze a carico dell’uomo.

 

(con riferimento alla presunta, ma non certificata, uccisione di un centinaio di animali in un parco sul veneziano, mi inserisco nel turbine dei commenti con un timido

“E se non fosse opera dell’uomo? Occorrerebbe dare un’occhiata un attimo più approfondita alle carcasse, credo.    Non è un evento raro, purtroppo.   Cani randagi, volpi…    Si insomma, forse è il caso di mettere in preventivo anche altre cause.  Certo che resta un peccato mortale e un danno non da poco”.

 

Si è scatenato il delirio.

 

E senza conoscenze specifiche, che anche leggendo un banale giornaletto di provincia, sono facilmente maturabili, tipo questo QUI.

 

Con un mesto “Baciami il culo, ho forse esagerato?”.

 

La pollastrella di oggi è questa, volponi maledetti!

 

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2 Comments

  1. Rispondi

    se questo blogghe non esistesse, bisognerebbe inventarlo

    altro che la funzione sociale della rai di cui andiamo a pagare l'esistenza

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