È rarissimo che mi soffermi ad ascoltare i dialoghi tra la gente.

 

Non li trovo interessanti, anche perché molto spesso tempestati di errori ed imprecisioni che mi suscitano l’omicidio.

 

Mediamente la gente ragiona per “m’ha detto miocuggino” o per “dicono che” o per “se mi paghi ti offro la gnocca da succhiare” e questo irrita.

 

E con la stessa decisione, evito di ascoltare dialoghi violenti, propaganda leghista e le lezioni di arabo per non vedenti.

 

Capita però che non ci si possa esimere, specialmente quando ci si trova rinchiusi forzatamente in un locale dal quale non si può fuggire.

 

E oggi è capitato proprio così.

 

Vorrei da voi un minimo sforzo per immaginare questa scena:

Negozio di autoricambi dal quale vorrei andarmene con quattro candele e un sacchetto di ovatta da lucidatura.

 

Al di là del banco una donna, peraltro abbastanza competente su alcune cose.

 

Su altre meno.

 

Molto meno.

 

Dove se la cava con maggior profitto sono argomenti come i sistemi di accensione, le tendine parasole, i pompini acrobatici e la masturbazione feticistica.

 

Non volendo affrontare problemi di seghe, e dovendo acquistare delle candele facenti parte del sistema di accensione, decido di attendere.

 

Sta servendo un cretino che deve acquistare delle pastiglie freno per un banalissimo ducato 2.8jtd da 15 quintali.

 

Un – caso – di – stato.

 

Ce ne sono solo due tipi dio santo: quelle per il ducato maxi e quelle per il ducato normale.

 

Il tutto si tradurrebbe nella visura che dal numero di targa consente di capire tutto del veicolo o, per i più ruspanti, nella domanda: “il suo è un ducato maxi?”.

 

E invece no.

 

Tutto si è trasformato in una sega, argomento che, come dicevo poco sopra, vede la tipa veramente ferrata.

 

E ferrata come una cavalla, si aggiunga.

 

Dalle pastiglie, evadono e giungono a parlare di guardia di finanza.

 

E lo fanno in modo monotono.

 

Gente che non usa la punteggiatura nemmeno parlando.

 

Un discorso che parte come una sega tranquilla e prosegue nello stesso modo.

 

Non un’emozione.

 

Non un sussulto.

 

Una sega fatta leggendo La Repubblica.

 

Mi sono reso conto di sbuffare, di gironzolare nervosamente, di sussurrare bestemmie veramente penetranti, di roteare lo sguardo e di estrarre la 92 dalla fondina, ma ho resistito.

 

E mi sono sorbito un panegirico col quale la segaiola sosteneva la tesi che vede la guardia di finanza al servizio del cittadino, per perseguire reati.

 

Per punire le evasioni.

 

Per ricondurre il popolo a credere nell’uguaglianza davanti alla norma.

 

Ebbene fratelli: venti minuti così.

 

Venti minuti nei quali avrei preferito cagargliele le pastiglie del ducato!

Venti minuti nei quali credo di avere avuto il volto di Bossetti davanti ad una verginella tredicenne, presidiata da parenti armati.

 

Alla fine lo sfogo:

“Sentite cari signori, io non sono chiamato in causa da nessuno di voi MA, siccome da venti minuti sento vagoni di minchiate, lasciatemi dire che la guardia di finanza persegue con efficienza massima solo i reati minori O i reati maggiori che servano per colpire figure che non si trovino più nella posizione idonea per leccare il buco del culo del potere politico.

Si aggiunga che il sottoscritto ha denunciato un evasore ENORME, ma proprio grosso, ottenendo come unico risultato il fatto di averci rimesso il posto di lavoro.

E per dirla tutta, il ladro continua imperterrito a fare quello che faceva prima, piangendo solo per aver dovuto pagare una sanzione di quelle che si prendono passando col motorino in impennata davanti ad una vigilessa di primo pelo.

Alla guardia di finanza non credo e non ci crederò fino a quando non vedrò che le pastiglie del ducato maxi potranno essere installate su di una merda di 2.8jtd. Diocane”.

 

Vi informo che ho pagato due candele al prezzo di una fiat panda nuova.

 

Per il bene dello spirito, vi dedico questa:

 

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4 Comments

  1. Rispondi

    con NOI, del partito degli under 70.000, non sarebbe accaduto, in quanto, conoscendo profondamente l'animo degli umani e non praticando l'ipocrisia cristiana,  ricompensiamo col 10% della cifra che ci fa recuperare ogni bravo delatore che ci fornisce elementi dettagliati.

    Però ho detto dettagliati, altrimenti ci incazziamo molto e per favorire la parte sana della nazione obblighiamo tutti gli enti che trattano col pubblico a mettere in rete tutti i loro database, persino le bollette della luce e del gas, così gli amministratori dei condomini non possono più sparire dopo un anno che non pagano le bollette, fregando puntualmente i loro benefattori, i condomini

  2. dirittoerovescio

    Rispondi

    condivido tutto.

    tranne il toccasana per lo spirito….

    perchè tu, bene, allo spirito, nella fattispecie il MIO!, non lo hai proprio fatto.

    zio cammello!!!!

    Primo! non te lo dico!

    Secondo! devo provvedere io al mio spirito….tocca fare tutto a me in sto blog, zio canarino!!!

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