È argomento già affrontato in questo misero blog, ma credo valga la pena discuterne ancora.

Sempre in modo assolutamente corretto, sobrio e democratico.

Non serve a nulla essere caustici o aggressivi.

Non paga.

Quindi procederò con delicata lucidità.

Vediamo.

Allora, brutto stronzo mal cagato, tu devi capire che il mondo esisteva ben prima del tuo casuale e nefando concepimento.

Tu vuoi vivere con tutte le comodità, i comfort, i servizi.

Tu vuoi che ci sia l’asilo per quel povero DNA che sarà costretto a portare il tuo cognome;

Tu vuoi il supermercato climatizzato.

Insomma tu vuoi tutto ciò che un centro urbano possa offrire.

E per questo non ti condanno, caro il mio spunta pannocchie!

Invece maledico i tuoi morti cani perché non sei in grado di capire che vivere in un centro urbano, implica attività ricreative, associazionistiche, sagre, concerti e cazzi mazzi che servono alla gente per sentirsi abitanti di quei luoghi esterni alle casse da morto.

La gente normale vuole vivere.

Vuole sentire odori, suoni, colori.

Vuole sentire la musica e aspetta l’estate per mettere insieme un po’ di cose belle che in inverno sono improbabili.

 

Per questo motivo, lurido ed egoista individuo, dovresti vendere la tua comoda casa e trasferirti sulle montagne.

Dovresti andare a vivere nel silenzio a consumare vita.

Possibilmente evitando di stropicciare il cazzo alla gente normale e trovando quel silenzio che tanto cerchi.

 

E adesso che ci penso meglio, l’essere caustici a volte paga.

 

Vergogna!!

 

Ecco la figa del giorno:

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6 Comments

  1. kiro

    Rispondi

    Sono parzialmente d'accordo. Nel senso: è vero che alla maggoranza della gente piace il divertimento "di piazza", pero' se si cercasse un modo per tutelare le minoranze silenziose (alle quali io appartengo) non sarebbe male. Tu dici al cagacazzo di vendere la casa e andare a vivere in montagna, ma dai meglio di me che per vari motivi cio' non è praticabile. Uno puo' anche non avere i soldi o essere vincolato dal lavoro. Il tuo ragionamento va bene, ripeto, se si parte dal presupposto che la maggioranza, in democrazia, vince….ma crolla di fronte ad una mia supposizione: se da domani la maggioranza diventasse vegana e ti imponesse di non mangiare piu' carne, tu faresti lo stesso discorso che fai per le sagre ? La mia idea srebbe quella di creare spazi appositi per le feste. Perchè, per esempio, mi devo sorbire un concerto che non voglio sentire ?

  2. Rispondi

    No, io circoscrivo.

    Vivere in una qualsivoglia comunità, implica sempre dei compromessi.

    Vivere in un centro urbano ti consente di avere tutto a portata di mano.

    Dalla farmacia, alla palestra.

    Chi vive in posti isolati, avrà del gran silenzio e le caprette che fanno CIAO.

    Compromessi.

    Ho qualcosa a fronte di qualcos'altro.

    Quattro giorni di sagra in un anno, consentono di "danneggiare" la collettività in termini acustici, in modo meno influente rispetto ai vantaggi.

    Conoscere fighe, bere tonnellate di birra buona, mangiare panini con la porchetta e montarsi la figlia del macellaio.

    Ah no, quella la si può guzzare tutto l'anno.

    Per quattro giorni, cioè l' 1% di un anno, non disturberei nemmeno i vegani che di rumori (mentali) ne hanno per il rimanente 99.

    Percento intendo.

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