Amo osservare la gente.
Una delle categorie che preferisco è la coppia clandestina.
Identikit:
Lui sulla sessantina, forse medico.
Tutto premuroso, attentoso, sorridoso e molto molto spermoso!
Deve aver raccontato una puttanata alla moglie per assentarsi un weekend, provocandole una crisi di gioia incontrollabile visto che da anni attendeva l’occasione per darla al personal trainer.
Lei sulla cinquantina, forse commerciale.
O segretaria.
Non importa.
Non ha un capello bianco nemmeno a cercarlo col lanternino (grazie al sapiente lavoro della parrucchiera).
Veste casual per l’occasione, senza mai perdere l’aria da stronza.
Qualsiasi cosa lui le dica, imposta la bocca secondo due stili preconfezionati.
Stile 1: che due coglioni.
Stile 2: pompino.
E niente, organizzano una piccola fuga, in un piccolo weekend, per darsi una grossa svuotata (lui) e una grossa riempita (lei), con quell’atteggiamento realmente triste di chi si accoppia per necessità/vantaggio.
Quando prendo la mia valigetta per raggiungere il gate la tizia, che fino a quel momento aveva fatto finta di non guardarmi, alza gli occhi e ammicca.
E lo fa nello stesso momento in cui lui mi guarda con quel volto di chi prova una certa invidia, forse per quella manciata d’anni di differenza.
E le due cose messe assieme mi fanno sorridere di un sorriso amaro, tipico di quando vedo una coppia con lui ricco e lei zoccola.
Fracatz
Il Vetraio