Parliamoci chiaro: oggi è una giornata del cazzo.

 

 

Ho mal di testa.

 

 

Mi rendo conto che sto invecchiando mentre avrei bisogno di essere molto più giovane.

 

 

Ho la connessione internet che mi consente di navigare a 890Kbps, come nel peggiore dei Paesi africani.

 

 

Non mi ha telefonato nessuno dalla vodafone per propormi pacchetti supervantaggiosi che costano sempre di più di quello che già ho.

 

 

Il mio cellulare NOKIA N70 sta cedendo e inventa suonerie alla cazzo, rifiutandosi di associare i numeri ai nomi in rubrica.

 

 

Devo finire un progetto che non ho il coraggio di iniziare.

 

 

Continuo a non capire perché, nonostante il rigoroso rispetto delle istruzioni riportate in etichetta, io riesca sempre ad esplodere i cibi nel mio microonde.

 

 

Il mio frigorifero Indesit ha cambiato rumore e ora sembra un tasso in calore. (Frigo…calore…non l’hai capita vero?)

 

 

C’è sempre qualcuno che non capisce le mie battute, salvo poi mettersi a ridere quando dico cose banali come “Ehi Stanlio, mi passi l’olio?”.

 

 

L’accademia della crusca ha sdoganato il termine “petaloso” che associo al titolo di questo post.

 

 

Ma il vero quesito di oggi è: se eviti di fare regali che non siano impacchettati nella giusta carta, col giusto fiocco, con i bordi ripiegati, con il colore idoneo all’occasione…perché cazzo non capisci che una donna con l’intimo sbagliato risulti meno invitante di una Ford fiesta?

 

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4 Comments

  1. Rispondi

    ricordo ancora le difficoltà che ebbi da bimbetto allo sdoganamento del termine cazzaro, insistevano a dirmi che era dialettale, ma poi dovettero ricredersi perché si diffuse in tutta la nazione ed anche al di fuori

  2. kiro

    Rispondi

    La cosa peggiore è il mal di testa. Ne soffro ogni tanto anch'io e, se associato ad altre piccole sfighe quoatidiane, è davvero una tortura.

    • Rispondi

      Il mal di testa è una condanna.

      Ne soffro poche volte l'anno ma è invalidante.

      Smetto di ragionare e divento fotofobico, tuttofobico e misogino.

      No, quello sempre.

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