Discriminare è una delle azioni che ci differenzia dalle bestie.

 

Discriminare non è negativo.

 
Se mi regali 500€ perché sei generoso, io ti ringrazio.

 
Se mi regali 500€ perché vuoi farmi votare Berlusconi, io ti picchio e ti infilo il colorato bigliettone, nel buco della cacca.

 
E pensare che i 500€ erano gli stessi!

 
Discriminazione.

 
Le masse sono facilmente manovrabili usando delle tecniche perfettamente collaudate, che sfruttano la mancanza di istruzione per far credere che cristo sia morto di freddo (e non in un conflitto a fuoco con sua moglie).

 
Ecco che in modo sapiente si pubblica una foto come questa

 

 

gay_pride

 

per fare in modo che scatti l’equazione:

 
Questi sono gay;
Questi fanno letteralmente cacare;
Tutti gay fanno cacare.

 

 

Niente di più semplice.

 
Praticamente scontato.

 

 

E nemmeno a dirlo, lo strumento FB mi consente di apprezzare le tipologie di commenti che, sono tutti fotocopiati.

 
Nessun sussulto neuronale.

 
Nessuna idea.

 
E allora parte la sequenza di

 

“Che schifo”

“Vergogna”

“Orrore”

“Vendo stufa a pellet”

“Vuoi dimagrire di 2q.li in 6 giorni?”…

 
Ovviamente gli esempi sarebbero infiniti.

 
In questi giorni però è stata fatta a pezzi dalla pubblica informazione, una educatrice.

 

 

E niente, ho confrontato le azioni (e le parole) della sfigata con quelle di alcune figure che mi hanno educato.

 

 

Partiamo da mia nonna: tenerissima nonna alla quale non era però il caso di rompere il cazzo.

 
No perché non era una nonna di città, impellicciata e profumata.

 
Era una donna di campagna con le mani sulle quali potevi accendere i fiammiferi.

 
Una di quelle che con un colpo di mannaia spaccava la legna e aveva pure l’accortezza di dirti “attento ai pezzi che volano!”.

 
Se ti dava un ceffone sulla coppa, il piatto che avevi davanti si rompeva.

 

 

Passiamo a mio padre: omissis perché non sono sicuro che certi reati possano andare in prescrizione.

 

 

Arriviamo alla signorina Teresa, maestra d’asilo: penso che gli urli e le (rare ma policrome) bestemmie ancora oggi riecheggino nelle valli del polesine.

 

 

Concludiamo con suor Margherita: suor Margherita era un rimasuglio hitleriano.

 

 

La mia domanda è semplice:

 
credete forse che il modello educativo che vorremmo oggi per i ragazzini sia davvero sensato?

 
Lasciamo stare la cretina di turno che è palesemente in crisi da assenza di cazzo e concentriamoci sulla educazione dei ragazzini.

 
Pensate forse che stiano crescendo in modo sano?

 
Pensate forse che possano diventare meno criminali di noi?

 
Pensate che la modalità “zero rimproveri e zero fatica per avere le cose di cui c’è bisogno” li proietti verso un futuro sereno?

 

 

Io faccio una previsione:

 
i nostri ragazzini dovranno inevitabilmente misurarsi con i coetanei di altre provenienze.

 
Vista la globalizzazione, non parlavo di Roma, cazzo!

 
I nostri ragazzini saranno più deboli intellettivamente in quanto disabituati a creare.

 
Saranno più deboli culturalmente, perché la cultura non si acquisisce a suon di xbox.

 
Saranno più deboli fisicamente.

 
Saranno più violenti visto che la violenza è una risposta automatica all’inadeguatezza.

 
Ecco insomma, volevo dire che Renzi aveva promesso l’obbligo dell’uso di bustini e reggicalze per tutte le maggiori di anni sedici, e ha mentito.

 
Vado a rapinare una banca, sparando al cassiere e violentando l’educatrice di cui sopra, visto che mi sorride provocante.

 

Ma poi torno.

2 Comments

  1. stocazzo

    Rispondi

    Quante ce ne sarebbero da dire sul modello educativo attuale.. I danni si vedono già ora senza dover aspettare che le nuove generazioni sostituiscano le precedenti..

  2. Rispondi

    il modello educativo dovrebbe essere orientato alla consistenza del portafoglio, per dire, il figlio del medico condotto (professioni eroiche d'altri tempi) con cui ho fatto le elementari e che mi ha nutrito di merende in cambio dei compiti, a me me pareva un marziano.

    Oggi so' tutti marziani ed è questo che è sbagliato, perché poi da adulti è difficile ricondursi alla propria condizione di terrestri bradipi annaspanti

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