Inizierei col dire che qualcuno di voi è arrivato a questo blog digitando “Farsi venire dentro, sensazioni”.

 

Cosa questa che, visto il momento storico e la necessità di diritti per tutti (omo inclusi) è da ritenersi valida sia per lui che per lei.

 

E io rido, come se non ci fosse un domani.

 

Continuerei col dire che oggi è stata indetta una fiaccolata come gesto di solidarietà nei confronti di quella mamma data alle fiamme dal suo compagno.

 

Ora, io sarò pure un rompicoglioni, ma non mi sognerei mai di organizzare una bevuta in memoria di un amico morto annegato, diobono!

 

Proseguirei dicendo che i miei esperimenti sociologici oggi si sono rivolti alla donna.

 

La donna è l’emblema della contraddizione.

 

La donna si appella ad alti criteri di libertà, salvo poi ammettere un solo stereotipo di bellezza dal quale, se ti allontani, sei un depravato.

 

La donna pensa che noi uomini abbiamo un solo gusto.

 

La donna pensa che noi abbiamo in testa solo la Barbie old fashion.

 

Si perché la Barbie moderna è finalmente una curvy.

 

La donna è talmente convinta di avere la verità in tasca circa la bellezza, che persegue un modello che piace solo a lei (salvo poi darti del culattone se le confidi che fa schifo).

 

Una donna è incapace di vedere una bellezza diversa da ciò che le è stato insegnato essere bello.

 

Una donna, laddove non riesca a spiegare un motivo, si appella alla salute (o alle proprietà dello zenzero che, ultimamente, sembrerebbe curare anche i problemi al sistema di iniezione della PUNTO 1.1)

 

Una donna discrimina la femmina tettona però, avendone la possibilità, una ritoccatina dal chirurgo non la rifiuta mai.

 

Una donna non si apprezza mai e deve quindi cambiare di aspetto, per incontrare un modello di bellezza che sta bene a lei stessa, nemmeno dovesse scoparsi da sola.

 

Una donna è lesbica di se stessa, ma solo dopo il cambiamento che lei ritiene necessario.

 

Una donna non accetta un apprezzamento perché “tanto me lo dici solo perché mi vuoi scopare”.

 

La donna di cui sopra molte volte ha ragione (altre no).

 

Una donna odia quando le si ricorda “Tanto voi donne siete tute uguali!”, dimenticandosi di chiedersi se la colpa stia in noi che lo notiamo o in loro stesse.

 

Poi però ci sono le coraggiose!

 

Ci sono anche coloro che “Io sono così e voglio piacere per come sono”.

 

Ci sono.

 

E hanno la forza della consapevolezza.

 

Trasformano difetti in virtù.

 

Imperfezioni in imperiali crisi di priapismo.

 

Donne femmine.

 

Donne libere.

 

Il resto è fuffa.

 

W le donne femmine e affanculo il monoiniettore della fiat punto!!

 

IMG_347969972164553Esempio di modella che stimavo prima che cadesse vittima del Gilettismo…

 

 

 

4 Comments

  1. Rispondi

    femmine? a malapena saranno un 10% del branco e pure oggi che si parla tanto di conquiste, la percentuale è sempre quella, altrimenti il più vecchio mestiere al mondo sarebbe estinto

  2. stephymafy

    Rispondi

    Odio la catalogazione.

    Odio definirmi Curvy.

    Odio definirmi.

     

    Ciao, io sono la femmina che on deve chiedere mai.

    🙂

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