Vetraio: -Dimmi un po’, ti piace passeggiare per strada?-;
Animalista: -Ma certo!-;
V: -Ti piace decidere quando passeggiare?-;
A: -Ovvio!-;
V: -Preferisci essere tu a stabilire dove passeggiare o che qualcuno lo faccia per te?-;
A: -Preferisco essere io a decidere, ci mancherebbe!-;
V: – E se tu decidessi di saltellare, o di camminare in punta di piedi fermandoti davanti al negozio di alimentari, grattandoti il pacco e canticchiando musica di Gigi D’Alessio?-;
A: -A nessuno dovrebbe fregare un cazzo di niente, perché sono un uomo libero-;
V: -E se io ti impedissi di uscire di casa?-;
A: -E perché mai?-;
V: -Per proteggerti, ovviamente! Per strada ci sono mille insidie e correresti il rischio di morire ogni giorno! Potresti andare sotto ad un’auto, infilarti in un buco, essere riempito di botte da coloro che amano la musica vera…-;
A: -Evabbé, ma che cazzo di vita sarebbe? Cioè, devi capire che vivere che vivere implica anche rischiare, ammaccarsi e anche morire!-;
V: -E allora perché mai tu ed i tuoi amici animalisti della mia minchia raccogliete qualsiasi cucciolo dell’universo, per renderlo schiavo delle vostre manie, cercando di colmare quel bisogno di affetto che nessuno vi dà perché siete dei disadattati pieni disagio?-;
A: -Ma perché odi così tanto gli animali?-;
V: -Eh no, brutto coglione! Io odio voi, non loro!-.
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Il Vetraio
Il Vetraio