Capisco la crisi.
Essa c’è e ci dobbiamo fare i conti.
Non basta il fatto che la gente si sia progressivamente rincoglionita, che la politica abbia spolpato il sistema, che Renzi ci racconti le balle galattiche, che astrosamantha ci abbia inondati di foto dallo spazio e che Brenda continui a ringraziare ad ogni secondo.
Ehno!
Occorre scontrarsi con la ricerca di lavoro che, dal mio punto di vista è qualcosa di umiliante.

 

Ma come se la passa chi cerca lavoro?

 

Vediamo di ricostruire gli scenari tipici.

 

Ti trovi senza lavoro a causa della crisi, o a causa di quello che boh.

 

 

Decidi allora di :

a) preparare delle stampe del tuo curriculum e consegnarle alle azienda che più ritieni idonee ad impiegare una figura come la tua (attenzione! È un costo non trascurabile);
b) consultare varie amicizie o persone di riferimento che potrebbero avere delle occasioni per te (qui capirai molte cose correlate al significato di amicizia);
c) consultare annunci su internet;
d) contattare le agenzie di lavoro interinale (covi di criminali);

 

Stampe del curriculum consegnate a mano

(suono del citofono)
Disoccupato speranzoso: “Salve, mi chiamo Nicola e vorrei lasciare un mio CV al vostro ufficio personale”;

 

 
Dall’altra parte del citofono con disprezzo: “Nicola chiiii??”;

 

 
Disoccupato un pochino meno speranzoso: “Ah salve, era per un lavoro…..

 

 
Dall’altra parte del citofono: “No guardi….Non si può una cosa del genere! Cioè non potete suonare il citofono quaranta volte al giorno per chiedere lavoro, è ora di finirla!”;

 

 
Disoccupato cercando di buttarla sulla simpatia: “Ehmm..mi deve scusare, ma francamente ho dimenticato di contattare gli altri trentanove stamattina e non sapevo che volessero passare tutti di qua…”;

 

 
Dall’altra parte del citofono, con convinzione: “Ecco, allora faccia la cortesia di avvisare gli altri che qui non-cerchiamo-lavoratori”;

 

 
Disoccupato incredulo: “Si ma forse c’è un errore: io scherzavo! Ovviamente io non conosco chi è passato qui da voi per lasciare il CV. Sa com’è…si tenta..”;

 

 
Dall’altra parte del citofono con aria scocciata: “E lei ha la faccia tosta di cercare lavoro mentendo spudoratamente al primo colloquio? Ma si vergogni!”;

 

 
Disoccupato in modalità bestemmia brutale ma soffocata: “Ma..Io non mentivo…e poi non si trattava di un colloquio…io sono fuori in mezzo ad una nebbia che il citofono sembra un forno a microonde e lei è dentro! Non possiamo parlarne un attimo vis a vis?”;

 

 
Dall’altra parte del citofono con possibilismo incoraggiante: “Come ha detto che si chiama?”;

 

 
Disoccupato in preda a convulsioni: “Nicola con la N come Napoli”;
Dall’altra parte con schifo palpabile: “Ah, è pure terrone! No grazie, non abbiamo bisogno di nulla”;

 

 
Disoccupato dedito alla ricerca di aggettivi policromi dedicati a dio e ai santi tutti: “…..”.

 

 

 

 
consultare varie amicizie o persone di riferimento che potrebbero avere delle occasioni per te

 
Disoccupato molto sciolto: “Ciao, sono Nicola. Come stai? Volevo sapere se sei ancora nel settore o se hai cambiato…”;

 

 
Amico con aria decisa come un consulente finanziario: “Ciao Nicola, sono sempre nel settore e anzi, se vuoi ti posso organizzare una visita presso il nostro stabilimento che magari, visto che sei un bravo consulente, potresti piazzare qualche macchina delle nostre….”;

 

 
Disoccupato meno sciolto ma speranzoso: “Guarda, sei gentilissimo. Ti chiamo però per la ragione opposta: cerco lavoro e mi chiedevo se in azienda da voi ci fosse bisogno di un aiuto…”;

 

 
Amico (da questo momento definibile come amico della minchia): “Pronto? Pronto? Nicola? Non ti sento più…la linea…è disturbata e..insomma ciao. Click”;

 

Che vorrei anche capire se davvero siano convinti che la gente creda al trucchetto del telefono fuori campo…

 

 

 
Consultare annunci su internet

Internet è il più grosso contenitore della storia, ma quando si tratta di lavoro, è una fogna.

 

Se ti azzardi ad inviare dei CV via mail, la cosa migliore che possa succedere è che non venga nemmeno letto.
In altri casi ti ritrovi segnalato come spammer o come terrorista.
Se cerchi il contatto telefonico, trovi sempre l’impiegata snob, quella con le vocali strette e col tono di voce basso, che ti chiede se avevi un appuntamento con la proprietà.
Appena capisce che non sei paraculato da Berlusconi e che non hai nessun appuntamento, smette di essere snob e, come una prostituta nigeriana alla quale viene chiesto uno sconto, ti liquida con un “Scusi sa, ma qui stiamo lavorando, non siamo interessati”.

 

 
Contattare le agenzie di lavoro interinale

 

Qui è l’apoteosi.
Disoccupato esausto: “Salve, sono Nicola. Sono venuto a parlare con voi perché ho bisogno di lavorare”;
Signorina con sguardo ebete: “Guardi, si accomodi qui e compili il form”;
Disoccupato sfiduciato dal genere umano ma contento per avere una soluzione immediata: “Credo non serva perché ho giusto qui un mio CV”;
Signorina fredda come le mani del barbiere: “No, deve compilare il form, specificando il suo indirizzo email perché noi lavoriamo solo su formati digitali”;
Disoccupato possibilista sul futuro della razza umana: “Ma è fantastico! Ho proprio qui una memorypen col formato digitale (ah no?)”;
Signorina in modo perentorio: “Sono spiacente, ma sono dati che devono essere inseriti in un database. Compili quindi il form e mi raccomando, la sua mail!”;
Disoccupato pensando ad un AK47: “Ma signorina, ho un CV di nove pagine e mi sembra assurdo compilare tutto a mano!”;
Signorina in modalità fai così e non rompere il cazzo: “Come le dicevo…il database…il sistema…capisce?”;
Disoccupato con segni e sintomi dell’invasato musulmano: “Senta, ho il .DOC, il PDF, il .PPT, il CSV, l’XLS ed il CSV! Se mi mette davanti il pc, glieli importo io i dati, dioastronauta!”;
Signorina leggermente arrendevole ma con riserva: “Allora va bene, mi lasci il cartaceo (!!!?!!!) ma mi lasci la sua mail, ok?”;
Disoccupato con la fiducia nel futuro pari a quella di un cane in chiesa: “Io non capisco perché lei continui a chiedermi la mail, signorina adorata!

 

Io credo che lei voglia la mia mail, non il mio CV.

 

Io credo che a lei, di trovare un lavoro per me, interessi praticamente zero.

 

Io credo che lei voglia vendersi il mio indirizzo email per farmi riempire la casella di offerte di crociere, soggiorni in Hotel, scarpe di Zalando, connessioni ultraveloci della mia minchia e anche ortaggi a km zero.

 

Io credo che sia tutta una follia e credo anche che possiate andare a fare in culo voi e chi vi dà la salute.

 

Cani i vostri morti”.

 

 

 

In sostanza:

sono un chimico e sono capace di fare quello nella vita, sennò farei il politico, il cantante o il ballerino hip hop.
So depurare l’acqua e so raffinare i metalli preziosi.
Se tra i miei lettori ci fosse qualcuno che mi volesse assumere, mi scriva in privato.

 

Non sporco, non faccio briciole e non piscio sui tappeti.
Non garantisco però sulla perdita di bave.

7 Comments

  1. Rispondi

    questa volta il post è serio ed io che sono cretino dalla nascita non avrei dovuto commentare, speriamo allora che se lo lasci in prima pagina per un po', prima o poi qualcuno che ha bisogno di gente passi a leggerlo, chissà

  2. kiro

    Rispondi

    Pur nel suo dramma, il post rimane un capolavoro di sarcasmo e amara comicità. Mi permetto, pero', di dissentire sul fatto che un amico non è piu' tale se non riesce a trovarti un lavoro. A meno che uno non abbia un amico potente, il massimo che uno puo' fare è segnalare o aiutare a consegnare curriculum. Spesso si confondono gli amici come dei "dispenser" di favori o (come mi è successo in passato) soldi. Cio' è sbagliato.

    • Rispondi

      Caro Kiro nazionale…..

      Io credo che gli amici dovrebbero essere dispenser di verità.

       

      Se solo avesse detto: " Vetrà, te lo giuro, qui nun ce sta 'n cazzo.." mi avrebbe fatto del bene.

      Io sono per le cose veraci.

       

      (per il resto, ti arringrazio)

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