Ogni tanto è bene rievocare vecchi concetti di analisi matematica.
Al tempo pensavo non mi sarebbero mai serviti e giustificavo così il mio continuo bisbigliare brutte bestemmie indirizzate a Ruffini e compagni di merende.
Poi ho capito che sono cose perfettamente collocabili nella nostra becera quotidianità.
Quasi sempre, così dice un mio amico che si chiama Giorgia.
Il mio ragionamento si svolgerà analizzando varie ipotesi.
IPOTESI 1
Domenica prossima Valentino Rossi non riuscirà a recuperare tutte le posizioni che lo distaccano dal merdamarquez, ognuno farà la sua gara e io dormirò sul divano, felicemente cullato dal soporifero suono delle competizioni motoristiche.
Valentino perderà il mondiale restando però il grande campione di sempre. Lorenzo vincerà tutto e festeggerà analmente con il merdamarquez, nel ruolo di accettore.
IPOTESI 2
Alla partenza, tutti sgasano come dei posseduti, grippano in massa, cadono e si carteggiano per bene tutte le articolazioni.
Vincerà mia zia che, pedalando a pieni polmoni, taglierà il traguardo in sella ad una montainbike rubata.
Dal divano applaudirò con gioia per circa 42 secondi, pensando che Marquez è una merda, semplicemente perché non contraddico mai la zia mentre picchia violentemente uno spagnolo che ha il cognome che finisce per “quez”.
IPOTESI 3
Alla partenza tutti, ma proprio tutti, lasciano passare Valentino fino a fargli raggiungere Lorenzo che però vincerà il mondiale.
Il mio divano ne pagherà le conseguenze.
Sputi, bestemmie e lanci di confezioni di lexotan ormai vuote, faranno da scenario.
Preso dallo sconforto, telefonerò a Mattarella e gli chiederò semplicemente “perché?”.
Lui pacatamente mi risponderà che questo è lo sport e i risultati vanno accettati, senza rendersi conto che la mia domanda in forma estesa sarebbe stata “Perché tu e non una reincarnazione di Pertini, diomarquez?”.
Per dare un senso alla frase precedente, Marquez sarà una merda.
IPOTESI 4
Alla partenza tutti, ma proprio tutti, lasciano passare Valentino fino a fargli raggiungere Lorenzo.
Durissima lotta a colpi di machete (nel frattempo reso obbligatorio nella motoGP) con vittoria di Valentino Rossi.
Ecco che, come per incanto, il mio divano perderà la consistenza tipica e, come un ectoplasma, volteggerà nell’aire, mantenuto sospeso da grida in LA# intercalate da dei RE sull’ultima ottava.
Pregasi avvisare maestro di canto che per almeno due mesi sarò afono.
Rutti e scorregge si leveranno in segno di festa e il pino quasi secolare piantato in giardino, cadrà.
Applausi al Vale nazionale e conseguente ricovero presso i grandi ustionati di Padova a causa del tentativo di accendere la pipa con una bombola di acetilene.
IPOTESI 5
Nessuno si sposta.
Valentino parlerà chiaro alla sua Yamaha e inizierà a sgrappolare sorpassi di quelli che solo mia zia in montainbike potrebbe effettuare (specie con un VOV in corpo).
Il mio divano perderà pezzi di materia che diventeranno energia.
Seduto al mio fianco ci sarà un tizio dal capello spettinato che griderà “Afefo raccione porcottio: E=mc2!!!”.
Coriandoli carnevaleschi saranno prodotti in ragione di qualche tonnellata/sorpasso.
Il mio indesit di merda, inizierà a scongelare braciole di maiale già sapendo che un “feston bueo” sarà vicino.
Valentino raggiungerà dapprima Marquez e lo sorpasserà senza nemmeno lo spostamento d’aria, mantenendo altissimo il numero di giri e anche il dito medio.
A quel punto gli intonaci del vecchio appartamento saranno tutti al suolo e orde di muratori rumeni, già inizieranno ad impastare malta come se non ci fosse un domani.
Come dici?
Per i nuovi intonaci?
Macché!
Per cementare vivo Marquez che è una merda.
Valentino raggiungerà Lorenzo e lo sorpasserà sulla linea del traguardo.
A quel punto la centrale 118 di Vicenza sarà bombardata di chiamate di richieste di aiuto.
La Protezione Civile verrà attivata a causa di un possibile attacco dell’ISIS, che in realtà sarò io che sparo ai passanti spagnoli con un calibro 12 riempito di sale grosso e anche qualche pistacchio.
Nel frattempo sarò diventato biondo e qualcuno mi avrà fatto un piercing al naso come una vacca.
L’analogia “vacca-Marquez” mi porta ad un ovvio risultato: Marquez merda.
Mi chiamerà la vodafone alla quale risponderò strappando la borchia dal muro, senza perdere di vista i brandelli di divano che si rincorreranno per casa facendosi gavettoni di Valpolicella.
Alla fine dei festeggiamenti, mi ritroverò vecchio, solo, con uno sfratto e con un piercing al naso che nemmeno volevo.
Chiedo contributi per pagare i manovali rumeni, grazie.
Il Vetraio ‘a carogna
dirittoerovescio
Il Vetraio
Fracatz
Il Vetraio