Adesso che è finito, posso parlare di EXPO.
Ma non lungamente.
EXPO doveva avere la prerogativa di muovere l’economia correlata al cibo.
Doveva promuovere la cultura dell’alimentazione sana.
Doveva rilanciare l’Italia.
Insomma EXPO doveva fare un mucchio di cose.
Poi si guarda con un attimo di attenzione e si nota che gli sponsor principali, non sono di certo promotori dell’alimentazione sana.
Poi si guarda l’affluenza e si scopre che è stata inferiore alle aspettative, anche se a qualcuno piace dire che c’erano code lunghissime.
Essi dimenticano però di dire che una coda lunghissima non è sempre indice di alta affluenza!
A volte la coda lunga si trova quando la struttura non è sufficientemente pronta all’accoglienza di grosse masse.
Oppure la coda lunga si trova su youporn, anche se non ha attinenze logiche con l’alimentazione.
Oppure si.
Boh.
Ma durante EXPO, esplode la propaganda vegana, le carni rosse diventano irrimediabilmente cancerogene e gli insetti fanno capolino sui consigli pubblicitari.
Morale: goldrake aveva ragione, l’EXPO farà bene solo alle grosse lobbies e i bimbominchia in giacca e cravatta fanno danni.
kiro
Il Vetraio