Certo che noi italiani siamo davvero delle piccole palline di sterco.
Ma proprio tanto!
Siamo la patria della mafia che per secoli ci ha fatto piacere pensare come un fenomeno correlabile al solo sud, ma che in realtà è ovunque.
Oggi abbiamo contatti costanti con la mafia, e non parlo di casi eclatanti come Dell’Utri e Berlusconi che ormai non fanno nemmeno testo.
Parlo della mafia che si vive per strada, nei quartieri, nelle bollette, nelle autostrade, nella gestione dei rifiuti…
Mafia ovunque.
Forse esistiamo perché esiste la mafia, perfino.
Governi di destra, governi di sinistra (esattamente uguali), clero, industria, commercio…
Tutti al servizio della mafia.
Falcone e Borsellino erano troooppo avanti!
Avevano già capito tutto.
Avevano già capito che la lotta alla mafia non si poteva condurre efficacemente, se non combattendo lo Stato.
Però i supereroi, goldrage, wonderwoman e hulk erano impegnati e quindi nessuno li ha difesi.
La mafia è lo Stato, e personalmente non mi sento turbato dal funerale mafioso di Casamonica.
Non ci trovo nulla di strano.
Se proprio però dovessi esprimere un giudizio, vorrei esprimerlo ai danni di quella merda di sacerdote che ha celebrato la funzione.
I preti sanno sempre tutto.
I preti, sia fuori che dentro il confessionale, sanno tutto di tutti.
Questo non sapeva nulla.
Aveva perfino la carrozza di Totò ed un elicottero ad attendere la salma, ma lui niente.
Non sapeva nulla.
Ma c’erano perfino i trombettieri e le comparse piangenti!
No, lui non sapeva nulla.
Su di esso mi auguro cadano gli schiaffi di Francesco.
Invece, almeno per una volta, Prefetto, Sindaco e società civile, IDEM.
“La mafia italiana verrà vinta solo col rovesciamento violento dello Stato ad opera di giovani colti e lungimiranti”. (Cit. Vetraio 2008)
Quindi siamo fottuti.
kiro
Il Vetraio
RagazzaConfusa9
Davide Pica