Suora:- È inutile che scappi! Non correre e fatti fare l’iniezione, piccolo bastardo!-
Vetraio:- Ma Madre, non voglio! Non sono io ad avere problemi!-
S:- Torna subito qui, saccodimmerda e fatti fare l’iniezione!-
V:- Madre, glielo ripeto, non voglio! Io sto bene!-
S:- Il signor illustrissimo primario dice che sei nervoso, intollerante agorafobico e anche un po’ lesbico. Quindi devi fare l’iniezione e devi dormire!-
V:- Col doveroso rispetto Madre, non credo che il problema stia in ciò che vedo, ma in ciò che mi si palesa di fronte!-
S:- Aaaahhhh maledetto figlio di Satana, adesso fai pure lo “speak in tongue” credendo di intimorire una devota di Nostro Signore Gesù Cristo!-
V:- Madre, non si arrabbia troppo se le dico che lei sta a Gesù Cristo come Arisa sta a Danica Collins?
S:- Figlio di un cane! Smettila di correre come un indemoniato e fatti pungere il culo!-
V:- Madre, mi creda: se lei pensa di stancarmi correndo, credo si sbagli. Butti via quella siringa e mi ascolti, che ne pensa?-
S:- Bastardo, pazzo! Fermati figlio di una baldracca rumena!-
V:- Madre, mi ascolti. Qui non è questione di chi io sia figlio, perché poi non è nemmeno rumena.
Analizziamo il problema:
NERVOSO – si, sono nervoso perché sono ancora senza lavoro. Sembra che non interessi più a nessuno chi fa il mio mestiere! Io non voglio chissà cosa. Voglio solo lavorare. Io sono un chimico, Madre. Un chimico, maledetto cane boia!
Se mi chiamano a colloquio, lo fanno per “aggiornare il database”.
Maccheccazzo di motivazione è, dioslavo?
Se devi aggiornare un cazzo di un database, mi mandi una mail della minchia e mi chiedi:-Caro Vetraio, rispetto al CV inviato in data xyz ci sono delle variazioni?.
Se ti rispondo “NO”, appallottoli in tuo database e te lo infili nel culo!
AGGIORNATO! Punto.
INTOLLERANTE – Si, sono un attimo intollerante quando vedo che le cose vanno al contrario.
Un coglione va in discoteca e si distrugge di droga.
Muore, e la Legge se la prende con la discoteca.
Ma in checcazzo di mondo viviamo?
Quando ero un bocia, si andava in discoteca ad annusare le vaginette, di domenica pomeriggio, cara Madre della mia minchia.
In discoteca c’era sempre la polizia in borghese.
Ogni tanto ti pizzicava e ti chiedeva i documenti.
Se eri troppo giovane per il locale, prendevi un calcio nel culo e andavi a casa.
Se ti beccava con una canna, prendevi un calcio nel culo e se la fumavano loro.
Se facevi business, prendevi un calcio nel culo e finivi nei guai.
La discoteca faceva il suo lavoro, io facevo il quattordicenne e la polizia faceva la polizia.
Adesso la polizia (intesa come forze dell’ordine, tipo) siccome non è in grado di gestire il territorio, fa chiudere il locale per quattro mesi.
Come se mia zia, solo perché ha sbagliato a fare i tortellini, provocasse la chiusura di “cotto e mangiato”!
Che non è nemmeno una brutta idea!
AGORAFOBICO- Ma Madre, se qualche volta lei uscisse da questo reparto, si renderebbe conto di cosa ci sia là fuori, maremma diarrea! C’è gente che gira con i berrettini col frontino stirato e con i jeans che cadono! C’è gente che noleggia la macchina figa per uscire il sabato sera! C’è gente che vuole ubriacarsi velocemente e va in coma etilico, così nel tempo di una scorreggia! C’è gente che non capisce l’italiano. C’è gente che diceva di amare e che poi dimentica. C’è chi invece di sparare ai ROM spara ai leoni e anche c’è chi fa la suora!
LESBICO- Si Madre, confesso di essere molto lesbico. La mia parte femminile adora la patonza e se vuole, io ora smetto di correre, mi faccio prendere e giochiamo…
V:- Ma cosa fa! No! Non lo faccia! Perché si inietta la mia dose?
Emmò come dormo io?
kiro
Il Vetraio
Massimiliano
Fracatz