Un pensiero giunga a tutti coloro che replicano ai post di facebook, con la formula “Non ho parole!” denotando una duplice mancanza:

il verbo (per loro onesta ammissione)

il pensiero ad esso associabile (evidente origine della mancanza di cui sopra).

L’occasione è propizia per ricordare che il commento non è obbligatorio.

Non è nemmeno detraibile dalla denuncia dei redditi.

Non allunga il pisello, né risolleva tette mosce.

Non aumenta il disgusto nei confronti di post orrendi.

Non rende una sensazione di divertimento.

 

È semplicemente inutile.

 

E se da pollo nasce pollo…

 

 

 

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