27 gennaio: giornata della memoria.

Ricordare significa evitare che si ripeta.

Boh.

Per evitare che si ripeta, non è leggermente meglio vigilare?

La giornata della memoria è dedicata a tutto ciò che provoca lacrime.

Lacrime per la poesia, per il concerto, per il violino restaurato, per la nonna della signore Adele che è stata uccisa da quei quattro stronzi…

Vabbè, e poi?

 

Giorno della memoria per gli ebrei.

Degli altri, morti come loro nei campi di concentramento, poche timide parole.

Si insomma, che magari non ci sia qualcuno che possa anche pensare che dicono sul serio! (parlo degli zingari, degli omosex etc etc)

La giornata della memoria è dedicata alla memoria e invece parlano gli smemorati.

Scrivono solo gli smemorati.

Avete notato?

E se memoria deve essere, memoria sia.

Che ne dite di fare una piccola serie di valutazioni?

Chi detiene il potere assoluto in Repubblica Sudafricana? In altri termini, chi maneggia l’oro ed i diamanti?

Chi ha il potere assoluto sulle popolazioni locali?

Chi detiene il potere ad Anversa?

Anversa è in Belgio.

Anversa è uno dei centri mondiali per il commercio delle pietre preziose.

Chi è mai stato a Bangkok?

Qualcuno mi sa dire di chi è Silom?

 

Israele è uno stato comperato e la striscia di Gaza è un posto dove si muore.

Ma sapete come?

Come un topo in una scatola da scarpe.

Giorno della memoria?

Che sia memoria a 360° allora.

 

Questa non è una lotta di religione.

E’ lo spartiacque tra l’umanità e l’essere israeliano.

 

3 Comments

  1. Rispondi

    Le cose si ricordano perchè è giusto ricordarle e questo non significa dimenticare tutte le brutture,a me per esempio non capita.

    Il ricordare quello che è successo è tramandare anche alle future generazioni quello che c’è stato,perchè la storia stessa è memoria.

    L’olocausto fu una bruttura taciuta e scoperta tardi e non si può costruire nulla su cio’ di cui non si ha memoria.

    Conosco anch’io tutti gli avvenumenti che citi e ce ne sono altri ma forse se non ci fosse stato il 27 gennaio non li avresti ricordati nemmeno tu.

     

  2. Rispondi

     Riduttivo. Molto riduttivo. Se realmente la memoria fugasse certi rebound, non sarebbero certo gli israeliani a spolpare i territori palestinesi. Invece, come vedi (e come ancora più impunemente vedono tutti) Israele reitera. Certo: con molta più classe. Italianesimo docet: chi ha i soldi fa il buono e il cattivo tempo. Fortunatamente c’è pero’ ancora chi ci riflette. Poveri gli ebrei morti nei campi di sterminio! Se solo avessero ipotizzato di essere fratelli degli israeliani di oggi, forse avrebbero avuto qualcosa da dire…

  3. Rispondi

    Ma cosa vuol dire,non è sul credo religioso che si colpisce la gente.Le popolazioni vittime dello sterminio,non hanno nulla in comune,solo il fatto di essere ebrei.

    I soldi possono comprare tutto tranne l’animo umano e l’onestà,chi è onesto non si fa corrompere,chi crede in forti ideali non se li fa distruggere da due politici di strapazzo.

     

    La storia è memoria comunque è il documento e quello che ci resta del passato.

    Chi non possiede memoria è come se non fosse nemmeno esistito!!!

     

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