Il tartufo, Berlusconi, studio aperto, le ascelle femminili depilate e l’immigrazione clandestina, sono tutte cose che odio.

Non fa nemmeno più notizia.

Oggi però sono riuscito a farmi insultare da una sciacquetta fascistella, che mi accusava di buonismo.

Accusare me di buonismo comunista gratuito, è come dare del mafioso a Borsellino.

Assurdo.

 

E tutto perché?

Presto spiegato.

Piccolo paesello della mia provincia.

Un ragazzo di colore si aggira per quelle tre vie in croce che ci possono essere in una frazione di 200 abitanti, alla disperata ricerca di qualche moneta.

Chiede questa cazzo di moneta a tutti indistintamente.

Donne, bambini, adulti, vecchietti e anche ad un vecchio Garelli appoggiato ad una grondaia.

Tutti concordi nel definirlo “confuso”.

Il ragazzo, non il Garelli, cristo!

Carabinieri avvisati.

E questa cosa non è marginale perché, viste le dimensioni della frazione, deve essere stata la prima occasione in dieci anni per uscire motivatamente dalla caserma.

E ovviamente parte il tam-tam su internet all’insegna del “Occhio! Dobbiamo essere vigili! Prevenire è meglio che curare!” e tutte cose che, da un certo punto di vista, risultano condivisibili.

Embhe?

 

Tra questi parte anche la sequenza delle considerazioni della minchia tipo “Prendiamolo a randellate! Picchiamolo e buttiamolo nel fiume!” e altre salvinate del genere.

Ho fatto quindi una domanda che riporto testualmente: “E perché le randellate?”.

Delirio.

De-li-rio.

E pensare che, se l’implume stronzetta volesse dare sfogo al suo giustizialismo, avrebbe nomi come Galan, Berlusconi con tutta la processione di forzisti, dell’Utri della mia michia, che almeno sono colpevoli di qualcosa!

No niente, sarebbe fuori dalle sue capacità.

Vorrebbe randellare il negro punto e basta.

Poco importa che non abbia commesso nulla o che ci sia il rischio di uno stato confusionale da malattia.

No.

È nero, extracomunitario e confuso e ciò è sufficiente per la sentenza prodotta da questa corte di stupidi individui figli del benessere, della corruzione e dell’eccesso di libertà.

 

Ecco una delle ragioni che giustifica l’atto masturbatorio.

Qualcuno dica alla glabrissima decerebrata di giocare col suo sesso, lasciando il nero libero di esistere (salvo reati)!

O qualcosa del genere.

 

 

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