A volte mi pongo quesiti che aprono la strada ad altri quesiti.
A volte mi intestardisco su certezze che aprono la strada a dubbi.
Il problema è quando mi pongo quesiti dalla risposta ovvia.
Quelle risposte che ti fanno sentire ebete per non aver capito prima.
Quelle risposte che un amico ti avrebbe dato senza battere ciglio.
Quelle risposte che alla mia età dovrebbero essere automatiche.
Tipo, qual è il numero minimo di persone che costituiscono un gruppo?
Perché pagare il canone TV?
Cos’ha Salvini nel cervello?
Cosa spinge a pubblicare su Facebook?
Qual è l’unità di misura della femminilità?
E’ meglio una donna con la fica o una fica senza donna?
L’umore è forse la risposta alle cattiverie che ti riserva il mondo o è il mondo nel quale costruire le tue riserve?
L’ISIS è più o meno dannoso del berlusconismo?
Chi ha ideato Hawaii-five-o, quali droghe assumeva?
L’impermeabile di Colombo puzzava più o meno delle ascelle della Bindi?
Perché la Taverna mi fa così sesso, specialmente se la immagino bionda?
kiro
il vetraio
shineongold
il vetraio