Vorrei che tu, si tu che hai avuto l’idea di creare i banner pubblicitari che emergono dal nulla navigando in rete, potessi cagarti addosso durante il matrimonio di tua figlia. Una bella diarrea inopportuna come la tua pubblicità.

 

Ma vale anche per te, imprenditore della mia minchia che ti servi di questo disgustoso strumento!

Dovete morire soffrendo.

Dovete morire col pannolone pieno.

È squallido irrompere nelle navigazioni di qualcuno che cerca una notizia, un dato tecnico, che lavora o che, semplicemente, vuole farsi una sanissima pugna.

Se voglio comperare qualcosa, m’informo.

Non ho bisogno che mi ricordi della tua inutile esistenza.

Se sei titolare di un’azienda seria, significa che soddisfi i tuoi clienti.

Pensi che questo passi inosservato?

La rete nota, appunta, apprende, analizza.

Se invece fai parte di quella categoria di “imprenditori” che pretendono di fare “articoli di merda, ma con un’immagine da mille ed una notte”, allora dovete morire con le zecche che vi mordono!

Non so quante probabilità ci siano che questo post giunga tra le mani di quei vigliacchi che distribuiscono popup ai quattro venti, ma se dovesse succedere, vogliano essi considerare il mio immenso disprezzo, relativo alle persone, agli articoli, ai metodi, e anche alle loro mogli che, per avere scelto un marito così, devono essere intelligenti come una lavanda gastrica.

 

2 Comments

  1. kiro

    Rispondi

    Una cagarella al matrimonio della figlia potrebbe ancora fare pubblicità a questi idioti. Meglio augurar loro di tamponare un terrorista dell'isis.

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