Limite velocità 50 Km/h.

 

Per l’italiano medio diventano 55 Km/h perché “bisogna calcolare la lettura in difetto del tachimetro”.

 

Poi da 55 Km/h diventa 57 Km/h perché bisogna considerare la tolleranza dello strumento.

 

Se viene beccato a 58Km/h, la municipale è una merda perché “si può dare una multa per soli 8 Km/h oltre il limite?”.

 

Per l’italiano medio, il poliziotto (carabiniere, municipale o cazzi mazzi)dotato di semplice paletta, non ha diritto di fermare nessuno per  contestargli una velocità pericolosa, perché è senza la strumentazione.

E anche senza secchiello, perfino.

 

Se ha la strumentazione, è starata.

 

Se la velocità è quel parametro che deve essere rispettato e basta, l’italiano vuole poter vedere il poliziotto laggiù in fondo, per poter frenare.

 

Se il poliziotto si posiziona astutamente per fare al meglio il suo lavoro, che è quello di fottere bastardi piloti della mia minchia, allora non va bene perché è una merda alla ricerca di soldi.

 

L’italiano medio vuole i limiti di velocità, ma solo virtualmente.

 

I limiti sono per gli altri (per quelli che non sanno guidare).

 

Se la misurazione strumentale della velocità deve proprio essere fatta, egli vuole essere avvisato per tempo, con cartelli, striscioni luminosi, petardi, festoni, qualche palloncino colorato, danzatrici tibetane, stormi di colombe bianche e lanci di tramezzini al tonno.

 

Tranne quando gli ammazzano il figlio.

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