Tempo fa, si diceva che la pubblicità è l’anima del commercio.
Oggi sappiamo che la pubblicità è l’anima dei morti sua!
E basta.
La pubblicità è il tentativo di dimostrare l’esistenza di una dimensione parallela, dove tutto è più bello, più profumato e senza rotture di cazzo.
Poi, nella vita di tutti i giorni non è così e l’universo si sforza (ma poi nemmeno tanto) di ricordarti che è tutto un merdaio.
A volte mi chiedo cosa succederebbe se accendessi la mia vespa e mi mettessi a scorrazzare per il paese gridando che è arrivato il marino.
Vetraio:- E’ arrivato il marinooooooooo!
Compaesano:- Ma ne sei proprio sicurooooooo?
V:- Sì! E’ arrivato il Marinoooooo!
C:- E allora fatti inculare da Marino, che c’ha il cazzo come un pinooooooo!!!
E tutto ciò per cosa?
Per portarci verso un supermercato.
Non importa cosa comperare.
Ci vogliono al supermercato.
Il supermercato degli spot è un posto fantastico.
Puoi persino correre col carrello.
Usarlo come fosse un monopattino.
C’è sempre un 3×2, un 4×8 un 5radice di 2 e molte altre cose che si trovano anche nello Zwirner.
Nella pratica è un ghetto di extracomunitari.
Sono talmente tanti che le commesse ti gridano:- Ma lei è italiano!! Vada via!!
E allora scappi e ti rifugi vicino al banco del pesce dove trovi pesci che non avevi mai visto.
Pesci del Bangladesh che, sebbene defunti, si chiedono:-Maccheccazzocifaunpescecomemèqui?
Le triglie ridono.
Tutti ridono, tranne la signora che immancabilmente si fa scippare dallo zingaro di turno.
Però le TV sono in offerta e si potranno guardare i mondiali comodamente sdraiati su di un’amaca che non sapremo dove attaccare.
Pazienza: la stenderemo a terra.
E si sorseggerà dell’ottimo aperitivo, e poi della birra e poi qualcos’altro di alcolico.
“Bevi in modo responsabile” sussurra allora il supermercato al tuo orecchio.
Voglio allora entrare nel mondo della pubblicità.
Voglio fare cerchi sulla sabbia con la mia auto.
Voglio che mi si tratti da idiota solo quando lo sarò.
Idiota intendo.
mezzastrega
lucelu
lavespista
cristina13