E’ arrivata la tua fine, vecchio caprone.
Anche se centenario, hai raccolto il suono della campana.
Anche tu hai avuto un ultimo respiro.
In tempo di pace.
Serenamente.
Senza nessun proiettile che ti spappolasse il cervello, frantumandoti le ossa del cranio.
Senza dover cadere da dirupi.
Senza essere schiacciato da mezzi blindati come il pulcino Pio dal trattore.
Non sei stato seviziato e nemmeno violentato.
Non ti hanno nemmeno squarciato il ventre per strappare il feto che vi cresceva, lasciandoti morire senza sangue.
Sei semplicemente morto.
Ti auguro buon viaggio.
Possibilmente non stipato su carri bestiame diretti ad Aushwitz.
Un viaggio normale insomma.
Senza centinaia di anime in cerca di vendetta.
O forse si.
La Rapa Fenice
Giulia
il vetraio