Questa è la storia di un rumeno e il suo gatto fosforescente.
Facile distinguerli perchè il rumeno ha il giubbotto di pelle mentre il gatto fosforescente ha l
Si sono conosciuti per caso quando una sera, appena finito di violentare una minorenne, il rumeno ha dato un passaggio al gatto fosforescente che nel frattempo cercava di catturare un mototopo.
Di notte il rumeno usciva a fare il suo lavoro, cioè rubare, stuprare, scassinare, agguantare, scardinare, offendere, accoltellare, mentre di giorno faceva lo stesso.
Il gatto fosforescente attendeva a casa mangiando una succulenta scatoletta wiskas con aggiunta di parte della bigiotteria rubata, qualche tasto di pc, qualche foglia di edera e una manciata di chiodi che il premuroso rumeno gli procurava.
Quando rientrava a casa il rumeno, il gatto fosforescente doveva vestirsi velocemente per coprire la maglietta della juve che portava sotto alla pelliccia (arancione, dimenticavo).
Se il rumeno vedeva la maglietta erano minchie rotanti.
Il romeno, che fino alla frase precedente ho scritto con la u mentre adesso ho ben pensato di scrivere con la o, lo rincorreva per randellarlo di botte ma, mentre con la pelliccia arancione fosforescente riusciva a mimetizzarsi, con la maglietta della juve no.
Di solito si limitava a schiacciargli la testa col ferro da stiro, strappargli qualche dente col tagliaunghie (che tutti i romeni hanno), appallottolare il pigiama ed infilarglielo nell
Tuttavia, la cosa durava pochissime ore e, non appena il rumeno (quello che prima era già rumeno e poi si è lavato per diventare romeno e che poi, devastando il gatto fosforescente, ha sudato…)sentiva il bisogno di stuprare una vergine sedicenne, usciva e lo lasciava sanguinare con calma.
Poi non trovava la vergine sedicenne e allora alzava il target.
Senza disdegnare la vergine ottantenne che però gli creava dei problemi, continuando a telefonargli per mesi.
Iniziando a provare un certo schifo per il rumeno, ma anche per il suo giubbino di pelle che puzzava come un rumeno, il gatto decide di abbandonare la casa del rumeno.
E, trovando un cancello socchiuso, decide di entrare in una bellissima villa. (I gatti fosforescenti non zompano come quelli normali)
Una villa che nemmeno i gatti fosforescenti sapevano esistere.
Una villa che nemmeno Goldrake (sobrio) ha mai visto sorvolando i cieli di Arcore.
E cammina cammina, schivando dozzine di nerboruti uomini che sembravano rumeni (ma senza giubbino) entra e trova una stanza tempestata di gadget del milan.
Controlla di aver tirato su la cerniera fino al collo e che nessun lembo della maglietta della juve, uscisse.
Ma poi pensa:
"Eccheccazzo! Ma esisterà un tifoso tollerante!"
Poi vede che nella stanza adiacente alcuni loschi individui stanno scannando un magistrato, rovinandogli una bellissima maglietta dell
Entra in un
Decide di scappare.
Nel frattempo, il rumeno col giubbino di pelle puzzolente come un rumeno, viene catturato dalla polizia e viene portato in carcere con l
Lui nega ma, quando gli chiedono chi fosse il responsabile, grida "GATTO! GATTO!".
I colleghi di "permanenza", intuendo che fosse un infame, lo gonfiano come una cornamusa, lo fanno roteare in aria come una alabarda spaziale e lo smontano come se fosse il gioco del piccolo chirurgo, che io non sono mai riuscito a vincere una volta fino a quando l
MORALE: "Non dire gatto se non vuoi che te ne dia un sacco".
Ma solo se sei rumeno.
I personaggi sono di pura fantasia e ogni riferimento è puramente casuale anche se, zioporco, accà nisciun
lavespista
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Ilvetraio
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