Si perché non è che un paio di tette e due “buchi” (meglio tre) facciano “femmina”.
Si insomma, la cosa non è così semplice, altrimenti mettendo un paio di tette ad un termosifone avresti una “lei”!
Ho capito che una delle caratteristiche necessarie (anche se non sufficienti) per poter dire che si sta parlando di una donna è che abbia un minimo di entusiasmo.
Della serie, un soggetto femminile vivo e normale, deve in qualche modo dimostrare entusiasmo per qualcosa.
Deve poter dire: “Cazzo, che bello! Sta cosa mi prende!”.
Deve avere un attimo di sprint, di movente.
Come farti capire?
Si insomma del tipo:
Stagista- Ecco signor Vetraio, ho condotto il test con l’impianto di sua recente creazione e questi sono i dati. Come vede c’è un problema di basse portate in uscita.
Vetraio- Bene! Direi che ha fatto un ottimo lavoro!
Stagista- Ahn…
Vetraio- Con “buon lavoro” intendo dire che sono soddisfatto e che il test è positivo!
Stagista- Ahn…
Vetraio- Molto positivo.
Stagista- Ahn…
Vetraio- Una scoperta che avrà ripercussioni sulla terapia contro il cancro, che stopperà la guerra nel mondo e che mi farà crescere il cazzo di ventordici centimetri, tipo.
Stagista- Ahn…
Vetraio- Lei ha vinto una borsa di Luis Vuitton!
Stagista- Ahn…
Vetraio- Il suo fidanzato ha comperato un nuovo giochino anal multifunzione, con luce led in punta!
Stagista- Ahn…
(cambio di strategia)
Vetraio- Probabilmente lei è dispiaciuta per non aver saputo ripristinare la portata iniziale? Nessun problema: ora le insegno un trucco perché ciò avvenga. Nella sua relazione scriva pure che l’ha scoperto lei, non ci sono problemi.
Stagista- Ahn…
Vetraio- Ehm, voglia scusare Signorina, mi assento un attimo per assumere un paio di dosi di LSD. Così tanto per sapermi vivo, tipo
Stagista- Ahn…
Vetraio- Si, vabbè, addio.
mezzastrega
il vetraio
mezzastrega