Prendi un vibratore.
Anale.
Quelli leggermente più sottili, per intenderci.
Come dici?
Dici che quelli anali dovrebbero essere grossi?
Beh insomma, dipende dalle tue abitudini, direi.
Torniamo al nostro vibratore.
Assottiglialo, mettici all’interno un contenitore con del liquido di varia natura (basta che non sia piscio di zebra), una batteria un pochino più piccola di quella del tuo sex toy e una lucina.
Bene, hai costruito una sigaretta elettronica.
Hai costruito una feticistica alternativa sia al tuo giochino del buco del culo, sia al tuo tabacco.
Ora puoi sbocchinare felicemente il pene di Goldrake.
Soddisfacente?
Non lo so, per entrambi gli usi.
Dannosa?
Mi vien voglia di ipotizzare di no.
Di sicuro meno dannosa del tabacco che, assieme al lavoro, alle tasse e alle scorregge di bue, sono la causa principale di morte.
Ah, dimenticavo anche i suicidi correlati alla crisi.
Hai saputo che sono stati tassati al 58%?
Non i suicidi, cazzo!
Parlo dei giocattolini anali da fumare!
Bene.
Ora chiedo alla tua intelligenza: “Credi veramente che la tassazione delle e-cig (mi hanno insegnato che si chiamano così) sia correlata alla sola necessità di introitare danaro? Credi veramente che siano state ravvisate delle pericolosità così elevate da doverle disincentivare in modo così violento?”.
Ho fatto la stessa domanda al sig Marlboro e mi ha sganassato in faccia.
Che maleducati questi imprenditori del cartello mondiale del tabacco!
kiro