C’è la sagra e alcuni ragazzotti si permettono di cantare fino alle 23:45. Si chiamino i carabinieri!

C’è la “disco remember” con la musica anni ’80.  Si chiamino i carabinieri!

C’è un gruppo di giovani che sulle rive del brenta ha acceso un fuoco per fare carne alla griglia.  Si chiamino i carabinieri!

 

C’è un posto dove i vip tirano di coca come degli aspirapolvere della Hoover.  Chiamate le TV perché fa tendenza!

C’è una località dove il 72% delle attività presenta documentazione fiscale irregolare. Tutto ok, trattasi di protesta civile!

C’è un cretino che va a 200 all’ora in autostrada.  Tutto ok, tanto c’è il tutor!

 

Allora, tanto per essere chiari:io voglio che venga istituita la chiamata a pagamento per le forze dell’ordine.

Tu mi chiami i carabinieri perché c’è la sagra di paese e la musica ti rompe il cazzo?

Ti verranno addebitati 200€.

 

Scommettiamo che la finiresti di rompere i coglioni alla sagra di paese, lasciandoci drogare divertire in pace?

Ah dimenticavo: i tutor non funzionano.

E adesso chiama i carabinieri, testa di minchia!

 

5 Comments

  1. Rispondi

    Non vorrei farti arrabbiare, ma mi trovo in disaccordo. Lo so che appartengo a una minoranza, ma non vedo perchè chi ama la tranquillità debba sempre prenderlo nel culo….Nulla contro le sagre di paese, ma bisognerebbe anche rispettare il prossimo. Io i 200 euro li farei pagare a certe teste di cazzo che non hanno idea di cosa voglia dire RISPETTARE gli altri. Basterebbe un volume decente….Scusa, eh, ma sul rispetto non transigo mai….

  2. Rispondi

    Eh lo so.

    Purtroppo la parola "rispetto" è diventata lo strumento per chiudere un discorso.

    Per vincere facile.

    Di fronte ad un sostenitore del rispetto mica puoi parlare.

    Che direbbe la gente?

     

    Il problema è un altro: l’associazione di due termini che si chiamano "rispetto" e "coscienza collettiva".

    A Giorgio piace la tranquillità, il silenzio, la pace, Bambi sua nonna e montagne di seghe ben fatte nel sottobosco di conifere?

    Fantastico:  Giorgio andrà a vivere nella tundra, o in montagna o in posti similari.

    Qualora Giorgio abitasse in città/paese/civiltà, egli dovrà traslocare felicemente le sue geriatriche membra, fino a trasportarle nei luoghi di cui sopra.

    Ovviamente la sua tranquillità ha un prezzo: Giorgio pagherà la sua tranquillità con uno sbattimento di coglioni dato dalla mancanza di tutte quelle utilities offerte dalla urbanizzazione.

     

    Giorgio non può pretendere il silenzio, la comodità e anche il rispetto!

    In caso contrario, la parola "rispetto" da lui usata, non è "rispetto in senso etimologico" bensì rispetto per la sua sola persona, il chè è in netta contraddizione con i principi di coscienza collettiva che prevede che ci sia la coesistenza di più esigenze diverse, all’aumentare del numero di soggetti della stessa reticolazione sociale.

     

    In poche parole, Giorgio è un fottuto egoista.

  3. Rispondi

    e se si facessero aree apposite per chi ama il casino ??? Possibile che le miniranze debbano sempre perdere ? Tu parli di coscienza collettiva e di egoismo. Ebbene, anche chi si diverte senza pensare agli altri è egoista, perchè poi si incazza se sente passare il camion della nettezza urbana alle sei di mattina mentre LUI va a dormire. La coscienza collettiva, è costruita socialmente. Se in un sistema sociale passa l’idea che bisogna calpestare le minoranze o fregarsene della libertà altrui, allora diventa lecito venire nel salotto di casa tua e defecare sul tappeto. C’è gente che si diverte cosi’, in città e poi, magari, in casa hai un bel tappeto persiano….E’ una battuta, non arrabbiarti….però la mia libertà finisce dove comincia la tua. Anche in città.

  4. Rispondi

    1) Le aree destinate alle attività rumorose sono il vero motivo per il quale ho scritto il post: sono necessarie;

    2) I tuoi criteri di rispetto, collettività e gestione delle minoranze, sono lacunosi.  Oppure non hai compreso quello che ho scritto. 

  5. Rispondi

     Credo di aver compreso…forse sono io che sono andato fuori tema. Comunque, non vorrei averti fatto arrabbiare. Per la "lacunosità" dei miei criteri, posso concordare su temi quali la collettività e la gestione delle minoranze….ma in quanto a rispetto, credimi, non lo dico con presunzione, non mi batte quasi nessuno. Penso di essere uno dei POCHISSIMI italiani a chiedere al vicino se l’orologio a pendolo disturba e penso di essere tra i pochissimi a non buttare la carta degli scontrini per terra. Chiedo scusa per presunzione, ma il tema mi è caro. Poi, per carità, sono aperto a disquisire anche in pvt (per non riempire troppo il post di commenti)…La cosa importante, però, è non averti urtato. Ti visito sempre volentieri e ribadisco che sono contento di aver scoperto il tuo blog. 🙂

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