Ho perfino messo sullo stereo il disco di Jovanotti nel tentativo di addolcire questa rovente mattina d’estate.
Non vorrei pensare alla crisi, alle persone di palta, a Berlusconi che prima delira e poi ritratta e al coccodrillo di viale Milano. Si, quello rosso.
Non vorrei pensare a tutto quel corollario di demenze che spingono la gente ad andare a combattere con gli integralisti islamici, che dimenticano pargoli in auto per testare la resistenza del corpo umano in condizioni estreme, che votano la lega e che usano la carta Toffly in cucina.
Si insomma, vorrei vivere in pace con i miei personalissimi fantasmi.
Ma appena penso alle “demenze”, ZAK! Ecco riaffiorare il GE.PRO.
Ormai mi segue per casa.
Si offre per raccogliere gli scarti del pesce e stento a fargli capire che di pesce non ce n’è.
E allora vorrebbe aiutarmi a pulire i vetri di casa, dimenticando che è l’unica faccenda di casa che odio fare.
Quindi lo impugno e mi sforzo di leggere la terza domanda per voi.
Essa recita così:
“Non vi sentite mai fuori luogo o a disagio tra i giovani che spesso criticano e deridono la chiesa?”.
Io vorrei vedere la faccia di chi ha fatto questa domanda, ma siccome è evidente che, domande e risposte sgorgano fluide dagli stessi soggetti, me ne faccio una ragione.
Avete notato il termine “fuori luogo”?
E’ bellissimo.
Sono riusciti ad edulcorare tutti quegli aggettivi polimorfi che normalmente si attribuiscono al clero deviato.
In effetti, pensandoci bene, se mi rientrasse un figlio a casa col sedere a pezzi, direi dello stupratore che è davvero “fuori luogo!”. (Però col punto esclamativo).
E che dire dei due verbi “criticare e deridere”?
Come dire di Berlusconi che è un creativo buontempone.
Oppure, come qualcuno ha osato, anche “il migliore statista degli ultimi 150 anni”.
Ecco, siamo a quei livelli.
La risposta (ovviamente scritta da chi ha fatto la domanda):
“Personalmente no, ma il disagio arriva se i giovani rifiutano un dialogo di chiarimento sulle questioni della chiesa.”
Questa risposta mi ha fatto riemergere vecchi dolori alla spalla. Però anche la prostata ne è risultata colpita.
Traduzione: “Io non mi sento fuori luogo. In fin dei conti pubblico questa roba sul GE.PRO. quindi non mi sentirei fuori luogo nemmeno percorrendo via Roma vestita da tacchino. Però so di qualcuno che, quando afferma che la chiesa offre dei chiarimenti sensati alle ovvie critiche, prova un filino di vergogna.
Poco poco.
A domani.