Apro la finestra e ci trovo incastonata un’estate.

Passa la postina che, si sappia, è proprio una bella donna.

Non mi consegna nulla ma, per associazione di idee, lancio un’occhiata alla cassetta postale dalla quale smarmotta un documento bianco.

Meglio controllare. Magari è una lettera d’amore.  Chissà.

Urrà!

E’ arrivato il GE.PRO.

Definizione: dicesi GE.PRO. una pubblicazione indipendente, di carattere religioso destinata ad invalidare il tentativo di Papa Francesco, di rivedere la chiesa in chiave credibile, affidabile e retta. Ovviamente a cura di tutta quella cerchia di valvassori che gestiscono di fatto il comune.

In termini pratici, una minchiata colossale.

Quando arriva il GE.PRO. mi torna il sorriso.

Oddio, a volte il sorriso si trasforma in emiparesi, però dai, non sottilizziamo.

Mi piace scorrere tra le frasi senza senso.

Le frasi senza senso sono il metodo di comunicazione che già il Manzoni aveva notato, e che sono poi entrate in uso nelle mafie, nella politica sporca etc etc.

La parola del nulla.

La scatola senza contenuto.

Cosa intendo con frasi senza senso?

Esempio: “La chiesa nasce dal gesto supremo di amore della croce ed è famiglia in cui si ama e si è amati.”

(Mah.)

Torno alla finestra per controllare se la resinosa frase abbia mai cambiato qualche virgola all’estate, ma ci trovo solo un merlo che sorride girandosi un joint.

 

La rubrica più esilarante è TORRI GOSSIP che corrisponde ad un insieme di derapate intellettive, prima dello schianto finale.

In questa puntata (terza della serie), dieci domande e dieci risposte.

Forse è la volta buona.

Qualcuno oggi mi spiegherà perché ci sia ancora un albero di natale davanti agli uffici comunali, credo.

No.

Vediamo le simpatiche domande con le relative risposte.

Trattasi di 11 perle che vedrò di affrontare di giorno in giorno.

 

Disclaimer: si invitano cardiopatici e BPCO ad evitare la lettura del contenuto del seguente reportage.  Anche i soggetti dotati di un minimo di cultura generale, vogliano prendere delle contromisure di contenimento emozionale.  Le benzodiazepine, il THC e l’autoerotismo possono aiutare.

 

Domanda 1: Cosa pensa la chiesa dei giovani d’oggi?

Risposta: Sarebbe prima da chiedersi (traduzione dal dialetto) che cosa i giovani pensano della chiesa.  (Come al solito, il congiuntivo è un qualcosa di vietato a cattolici e giornalisti mediaset).

Riprendendo le parole di papa Francesco, noi tutti-giovani compresi- siamo chiesa che è famiglia di dio.

(un minuto di silenzio, prego)

 

La domanda è già inquietante di suo.

Perché mai la chiesa debba farsi una domanda del genere?

Perché mai la dicitura “noi tutti” è integrata dalla più sinistra “giovani compresi”?

Perché mai, visto che si tratta di una famiglia, il padre non alza lo sguardo dal piatto e borbotta la classica “ la finìo de dire cagade fin ca semo drio magnare, o gonti da spacarve el muso?”

 

A domani.

 

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