La grossa differenza tra le modalità di aggregazione di questa generazione e quelle di qualche decennio fa, sta nell’interpretazione di fondo.
Oggi l’aggregazione è finalizzata.
La stessa “amicizia” è stata sottoposta a cambiamenti di interpretazione.
I tempi, i modi.
L’aggregazione è così cambiata che a volte mi sembra disintegrazione.
Oggi percepisco un modo di essere amici, molto più simile alla simbiosi mutualistica che all’amicizia in senso stretto.
E mi spiego:
vedo amicizie basate sull’utilità.
Tu in qualche modo mi servi e, guarda caso, io servo a te: ergo siamo amici.
Sparisce la gratuità.
Sparisce il piacere di procurare piacere.
L’amicizia è diventata una sorta di palestra per manager pezzidimmerda ed arrivisti.
Quelli che andrebbero messi in galera per sfruttamento dei dipendenti.
Quelli che andrebbero messi in galera per evasione.
Si insomma, la feccia.
OpheliacRock
il vetraio